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Aveva un tumore di 20 cm al cuore: uomo salvato grazie a innovativo intervento alle Molinette di Torino

L’eccezionale procedura ha richiesto l’apertura completa del torace e della cavità pleurica, oltre all’accesso al pericardio, il sacco che avvolge il cuore, per raggiungere le strutture vascolari più profonde.
A cura di Davide Falcioni
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Un intervento chirurgico straordinariamente complesso della durata di ben dieci ore ha permesso di salvare la vita a un uomo di 55 anni all’ospedale Molinette di Torino. L'operazione, eseguita da un team multidisciplinare di chirurghi toracici e cardiochirurghi, ha portato alla rimozione di un tumore di venti centimetri che, nonostante la chemioterapia, aveva invaso il cuore e compresso il polmone sinistro.

L’eccezionale procedura ha richiesto l’apertura completa del torace e della cavità pleurica, oltre all’accesso al pericardio, il sacco che avvolge il cuore, per raggiungere le strutture vascolari più profonde. Per garantire la riuscita dell’operazione senza fermare il muscolo cardiaco del paziente, i chirurghi hanno utilizzato un posizionatore cardiaco, un dispositivo che mantiene il cuore sollevato e battente, facilitando l’accesso alle vene polmonari posteriori.

L’intervento è stato eseguito da Massimo Boffini della Cardiochirurgia universitaria, Enrico Ruffini e Paraskevas Lyberis della Chirurgia Toracica universitaria, con il supporto dell’anestesista Tommaso Pierani della Cardiorianimazione e dei medici specializzandi Gerlando Mallia (cardiochirurgia) e Filippo Terrando (chirurgia toracica), oltre agli infermieri di cardiochirurgia.

"Con un meticoloso e complesso isolamento di tutti i vasi – spiega il professor Paraskevas Lyberis – il tumore e il polmone sinistro ormai non più funzionante, perché invaso dalla neoplasia, sono stati asportati in sicurezza. Anche il diaframma, coinvolto dalla malattia, è stato in parte rimosso e ricostruito". L’utilizzo del posizionatore cardiaco è stato decisivo. "Questo dispositivo – spiega Boffini – è collegato a un braccio malleabile che, creando il vuoto, mantiene il cuore in posizione verticale, garantendo al tempo stesso il corretto flusso sanguigno. Solitamente impiegato per interventi di rivascolarizzazione miocardica senza circolazione extracorporea, in questo caso ha consentito di raggiungere agevolmente le vene polmonari posteriori, necessarie per la rimozione della massa tumorale".

L’operazione rappresenta un traguardo importante per la chirurgia toracica e cardiochirurgica. "Ancora una volta – commenta Emanuele Ciotti, direttore generale facente funzioni della Città della Salute di Torino – un risultato sorprendente che apre la strada a futuri interventi innovativi. La grande esperienza e competenza dei professionisti delle Molinette si confermano un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo".

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