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Autovelox incendiato nel Reggino, un altro abbattuto a Spoleto: spuntano altri emulatori di ‘Fleximan’

A Palmi, in provincia di Reggio Calabria, un autovelox situato lungo la statale 18 in località San Filippo è stato dato alle fiamme nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 febbraio. Il sindaco: “Gesto brutale e incivile”. Un altro dispositivo è stato abbattuto a Spoleto, in Umbria. Il rilevatore era stato installato un paio di mesi fa ed era tenuto in funzione per quattro-sei ore al giorno.
A cura di Eleonora Panseri
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A Palmi, in provincia di Reggio Calabria, un autovelox è stato dato alle fiamme nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 febbraio. Il dispositivo per la rilevazione della velocità, installato dal Comune, si trova lungo la statale 18 in località San Filippo, nel tratto di strada che collega la cittadina a Gioia Tauro.

Si tratta dell'ennesimo atto vandalico riconducibile al fenomeno di ‘Fleximan', l'uomo e i suoi emulatori che da Nord a Sud negli ultimi mesi hanno divelto o danneggiato i dispositivi. Il caso più eclatante è quello del Veneto, dove in meno di un anno sono stati distrutti più di 15 autovelox, ma sono stati riportati casi anche in Lombardia, Umbria, Liguria, Piemonte (dove un uomo, ritenuto responsabile del danneggiamento di due dispositivi, è stato identificato e denunciato dalle forze dell'ordine).

Il sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, sui social ha commentato l'episodio, definendo il gesto ‘brutale‘ e ‘incivile. "Questa notte l'autovelox installato sulla Statale 18 è stato incendiato. Stiamo verificando i danni all'impianto ed in queste ore sporgerò denuncia. Da Sindaco di una comunità fatta di persone perbene, sono rammaricato: so che un autovelox non può essere popolare e posso comprendere il rancore di chi, violando la legge, si è visto recapitare un verbale, ma questo gesto barbaro ed incivile non appartiene alla cultura della nostra Città", ha scritto Ranuccio.

"Certamente anche i messaggi sbagliati dei media, che in modo assurdo ed incomprensibile esaltano Fleximan come un eroe, hanno avuto un ruolo nella vicenda. L'incendio, però, non fermerà il progetto già annunciato sulla sicurezza stradale, con importanti interventi sulla viabilità, sulla segnaletica e sull'asfalto, oltre all'installazione di altri due autovelox su punti critici nei quali pedoni o automobilisti hanno perso la vita", si legge nel post che il primo cittadino ha pubblicato su Facebook.

Sempre nella giornata di oggi, martedì 6 febbraio, un altro autovelox è stato abbattuto lungo la Flaminia nelle vicinanze di Spoleto, in Umbria. Il rilevatore era stato installato solo da un paio di mesi, a ridosso del punto dove la strada diventa da quattro a due corsie ed era tarato a 90 chilometri orari. Era tenuto in funzione per quattro-sei ore al giorno in fasce che variavano in base a un algoritmo. Sono in corso accertamenti da parte della polizia locale.

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