Autovelox da oltre 24mila multe in un mese, nei guai agente e capo dei vigili: indagati
Nuovo colpo di scena nel caso del contestatissimo autovelox di Cadoneghe, in provincia di Padova. Dopo essere stato protagonista di 24mila multe in un mese e per questo fatto saltare in aria da sconosciuti con una miscela esplosiva, ora è finito al centro anche di una indagine della Procura che vede come indagati capo dei vigili e un agente per le procedure adottate per l'installazione.
Nelle scorse ore, infatti, nel comando della Polizia locale di Cadoneghe si sono presentati i carabinieri, notificando due avvisi di garanzia al comandante facente funzione e a un suo sottoposto nell'ambito di una indagine che ipotizza il reato di falso in atto pubblico. Al centro dell'inchiesta, probabilmente scattata proprio a seguito degli accertamenti investigativi sull'episodio dinamitardo, vi sono la documentazione necessaria all'installazione dell' autovelox lungo la Vecchia Statale del Santo, ora strada regionale 307. I militari dell'arma, su delega della procura di Padova, hanno provveduto anche a perquisire gli uffici della polizia locale e a sequestrare alcuni computer per accertare le procedure che poi hanno portato all'installazione dell'impianto di controllo della velocità dei veicoli.
I documenti saranno ora esaminati per capire se le procedure di installazione e della successiva attivazione degli impianti siano state regolari. Un aspetto non secondario ma che andrà di pari passo con l'indagine che mira a scoprire gli autori dei danneggiamenti che hanno mandato fuori uso gli autovelox. Questi ultimi intanto saranno presto rimpiazzati, come ha confermato il Sindaco che ha già ordinato i ricambi e attende solo che siano testati.
Del resto erano stati proprio i residenti della zona a chiedere a gran voce l’autovelox per evitare lo sfrecciare delle auto in una zona abitata e i diversi incidenti avvenuti negli anni. Alla base del problema resta il fatto che, contemporaneamente all'autovelox, sul posto era stato abbassato anche il limite di velocità che ora è a 50 km/h dai 70 precedenti. Questo ha fatto fioccare migliaia di multe, oltre 24mila nel solo prime mese di attivazione.
Alcuni hanno collezionato decine di verbali e devono ora pagare cifre a tre zeri oltre ad aver perso punti sulla patente. I cittadini multati, che a più riprese avevano protestato, intanto proseguono con le richieste di sospensiva e annullamento di sanzione, contestando la scarsa informazione sui limiti di velocità e la mancanza di segnali chiari sui limiti ridotti drasticamente.