Napoli, nuova moda tra i balordi: si spara agli autobus
Napoli, un giorno come tanti. Ma dalla normalità all'ordinario terrore il passo è breve. Un autista dell'Anm, l'Azienda napoletana mobilità, è alla guida del suo autobus. Alla fine della corsa, si allontana pochi minuti per andare in bagno. Al ritorno, lo scenario che si estende sotto i suoi occhi è più o meno questo: vetri frantumati, pallottole, immagini che fanno pensare a una guerriglia urbana appena terminata. Altra situazione, stessa inquietante istantanea. O forse peggio: il bus, linea 116 che passa per Cercola, quartiere di Napoli est, è in corsa, e i passeggeri sono dentro. A un tratto, si avvicina un motorino con due persone a bordo. Una delle due spara. Così, dentro il bus. Alla cieca. Ma perché? Il sospetto è che "dei balordi provino gusto a fare il tiro al bersaglio con gli autobus – spiega Adolfo Vallini, sindacalista dell'Usb – Atti vandalici sempre più frequenti che mettono in serio pericolo tutti, passeggeri e lavoratori".
Il fenomeno è inquietante perché ha tutte le caratteristiche di un'escalation di violenza: il 18 Settembre scorso l'Anm ha segnalato a tutte le autorità competenti un pericolo costante in un'altra zona della città, Scampia, dove spesso i bus sono presi di mira con sassaiole e altro; in qualche caso alcuni passeggeri sono rimasti lievemente feriti. Sono già 70 gli episodi in quella zona, dall'inizio del 2013. "L'azienda denuncia ogni singolo atto vandalico – spiega Vallini – Ma il problema sicurezza permane, oltre ai danni che gli atti vandalici provocano alla normale circolazione degli autobus che non possono essere riparati velocemente. Spero che le autorità rafforzino il controllo prima che sia troppo tardi e il pericolo per passeggeri e conducenti si trasformi in realtà". E non c'è solo Scampia o la zona orientale della città: il centro storico non è immune da questi atti di violenza improvvisa. Un altro spaventoso episodio è accaduto un mese fa in Piazza Carlo III, una zona poco distante dalla stazione: una sassaiola ha frantumato i vetri laterali del mezzo.
A tutto questo si aggiunge il problema delle aggressioni, delle quali gli autisti dell'Anm sono spesso vittime: "Solo nel 2012 sono state più di 100 e l'Usb denuncia da tempo questo fenomeno – racconta Vallini – Essere aggrediti è diventato un timore quotidiano e la videosorveglianza non basta a proteggerci dalle violenze. Spesso ci aggrediscono mentre siamo alla guida". Chissà cosa pensa Quentin Tarantino del trasporto pubblico a Napoli.