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Auto travolge ciclisti a Grosseto, chi sono le 4 vittime. Gli amici superstiti: “Vivi per miracolo”

Antonio Panico, 56 anni, Roberto Seripa, 71 anni, e Nilo Naldini, 73 anni, sono i tre ciclisti amatoriali morti dopo essere stati investiti da una Panda guidata da Mario Fiorilli, 82 anni, che sarebbe stato colto da un malore che ne ha poi provocato il decesso mentre era al volante.
A cura di Susanna Picone
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Mario Fiorilli, l'automobilista a bordo della Panda
Mario Fiorilli, l'automobilista a bordo della Panda

L’automobilista si sente male e il suo veicolo, una Fiat Panda, invade la corsia opposta e travolge un gruppo di una ventina di ciclisti provocando il decesso di tre di loro e il ferimento di altri sei. Anche la persona a bordo dell’auto, Mario Fiorilli, viene trovato morto nell’abitacolo. È il dramma che si è consumato oggi vicino Grosseto, fuori dall'abitato di Braccagni, sulla Vecchia Aurelia. I tre ciclisti morti sono Antonio Panico, di 56 anni, Roberto Seripa, di 71 anni, e Nilo Naldini, di 73 anni. Il più grave dei feriti è stato trasportato in codice rosso a Careggi mentre gli altri cinque, tutti in codice giallo, sono stati trasportati all'ospedale di Grosseto.

I sopravvissuti: "Sono vivo per miracolo"

"Ho visto l'auto che era già nell'altra corsia dopo la curva, ho urlato ‘state attenti' e mi sono sfilato poi lo schianto. Sono vivo per miracolo", le parole di Enrico Guazzini, agente della polizia municipale di Grosseto, che era nel gruppo di ciclisti travolti dalla Panda. Maura Naldini, anche lei nel gruppo di ciclisti, ha detto di aver visto questa macchina che veniva sempre più avanti “ma lì per lì ho pensato che dovesse scansare un ostacolo oppure svoltare". "Invece l'ho vista avanzare, sempre di più – è il suo racconto -. Io ce l'ho fatta a passare ad andare oltre ma ho sentito un gran boato dietro, mi sono girata e c'era tutta la tragedia che avete visto anche voi".

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Disposta l'autopsia per l'automobilista: l'ipotesi del malore

I rilievi sono stati effettuati da polizia municipale e carabinieri. La strada è rimasta chiusa al traffico per circa tre ore per permettere i soccorsi, i rilievi e il trasferimento delle salme. Sul corpo dell’automobilista sarà effettuata l’autopsia: il pm Nicola Falco ha deciso di disporre l'esame per capire il perché l'uomo ha invaso la corsia. Al momento l'ipotesi più accreditata è quella del malore improvviso. 

Chi sono le quattro vittime di Grosseto

I ciclisti coinvolti nel drammatico incidente questa mattina erano stati a Massa Marittima e stavano rientrando a Grosseto. Erano tutti amici che si ritrovavano per le uscite la domenica ma anche nei giorni infrasettimanali quando potevano. Antonio Panico era titolare di una pizzeria a Marina di Grosseto, un grande tifoso del Grosseto Calcio e molto impegnato nel volontariato, come lo stesso Fiorilli.

Antonio Panico
Antonio Panico

Nilo Naldini, pensionato, era un “nonno amorevole”, “un’anima bella” secondo chi lo conosceva. Roberto Seripa aveva un negozio di biciclette, punto di incontro di tantissimi cicloamatori. Fino al marzo di quest'anno Mario Fiorilli era stato consigliere della Società di Mutuo Soccorso di Montepescali.

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