22 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Auto prodotte in Cina, non in Italia: da Autorità della Concorrenza multa da 6 mln a Dr Automobiles

L’AGCM ha accertato che DR Automobiles, nell’ambito dei messaggi e/o delle comunicazioni commerciali, ha indicato l’Italia come origine e luogo di effettiva produzione delle autovetture commercializzate con i marchi DR ed EVO. Si tratta però di autoveicoli prodotti in Cina, salvo marginali interventi di rifinitura e di completamento.
A cura di Davide Falcioni
22 CONDIVISIONI
Immagine

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha emesso una sanzione di 6 milioni di euro per la casa automobilistica italiana DR Automobiles S.r.l. e per la sua controllata DR Service & Parts S.r.l., per aver attuato due pratiche commerciali scorrette. L'AGCM ha accertato che DR Automobiles, nell'ambito dei messaggi e/o delle comunicazioni commerciali diffusi almeno a partire dal dicembre 2021 attraverso vari canali, ha indicato l'Italia come origine e luogo di effettiva produzione delle autovetture commercializzate con i marchi DR ed EVO. Si tratta però di autoveicoli prodotti in Cina, salvo marginali interventi di rifinitura e di completamento.

La pratica ingannevole è coincisa con un periodo di forte incremento delle vendite delle autovetture a marchio DR ed EVO sul mercato italiano. L'istruttoria ha accertato, inoltre, che DR Service & Parts S.r.l. e DR Automobiles S.r.l., almeno a partire dal 2022, non hanno garantito un adeguato approvvigionamento dei pezzi di ricambio e neppure una corretta assistenza post-vendita, tramite la rete dei concessionari e/o delle officine autorizzate, cui – tra l'altro – non è stata fornita idonea formazione tecnica.

Questa pratica può ostacolare l'esercizio dei diritti dei consumatori, compreso il diritto di ottenere la riparazione dell'automobile e un'adeguata assistenza post-vendita, anche nell'ambito della garanzia legale di conformità del prodotto acquistato. L'Autorità ha deliberato che le due società, entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento, comunichino le iniziative intraprese per far cessare queste condotte illecite.

DR Automobiles: "Mai nascosto che la produzione avviene anche in Estremo Oriente"

DR Automobiles Groupe prende atto della sentenza dell'AGCM, "pur non condividendola nel merito" e comunica pertanto di accingersi ad impugnarla. Nel corso del procedimento DR – spiega il gruppo molisano – "ha offerto la massima disponibilità, proponendo impegni tangibili volti a rimediare alle preoccupazioni espresse dall'Autorità, che però non sono stati accettati da quest'ultima".

Nel merito, DR osserva che la delocalizzazione in Estremo Oriente di parte della produzione delle autovetture (pratica comune nel settore automotive) commercializzate da DR Automobiles Groupe non è mai stata celata al pubblico, come testimoniato – si ricorda – da numerosi articoli di stampa e servizi televisivi, nonché dalle informazioni divulgate attraverso i canali ufficiali web e social del gruppo". Inoltre "al tempo stesso, le campagne advertising non hanno mai inteso pubblicizzare una pretesa integrale fabbricazione delle autovetture in Italia, quanto sottolineare il forte legame del gruppo automobilistico con il nostro Paese e la regione Molise sotto il profilo proprietario e storico".

Oltre ad "evidenziare le importanti fasi che si svolgono nel quartier generale di Macchia d'Isernia (IS) in termini di ricerca e sviluppo, design, progettazione, aggiunta di funzionalità, rifinitura e completamento delle autovetture commercializzate". Ma questi – si lamenta – sono "aspetti che non sono stati adeguatamente valorizzati dal provvedimento dell'AGCM". Per quanto riguarda le condotte sanzionate sotto il profilo dell'assistenza post-vendita, l'AGCM ha contestato al Gruppo DR i tempi di attesa sofferti da alcuni consumatori per la riparazione delle proprie autovetture, "omettendo – si sottolinea – di considerare che ciò è derivato dalla indisponibilità oggettiva di alcuni pezzi di ricambio a causa della nota disruption della catena di approvvigionamento del settore automotive avvenuta nel periodo post-pandemico". Una "situazione comune a tutto il settore e comunque ormai in fase di assorbimento, come provano i dati registrati dal Gruppo già dal 2023 e ulteriormente migliorati nel primo trimestre del 2024, che mostrano tempi medi di consegna dei pezzi di ricambio di poco superiori ai 2 giorni".

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views