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Auricchio richiama Gorgonzola piccante DOP per rischio Listeria: gli avvisi del Ministero

La stessa azienda produttrice del formaggio interessato dagli avvisi sottolinea che il richiamo “è stato fatto in via del tutto precauzionale e nessun consumatore ha riscontrato alcun genere di problema di salute”. L’allerta sarebbe scattata dopo la segnalazione emersa durante una verifica a campione effettuata in Corea del Sud su alcune forme spedite in Asia.
A cura di Antonio Palma
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Un lotto di gorgonzola piccante DOP è stato ritirato dal commercio a causa di un rischio microbiologico per i consumatori dovuto alla possibile presenza di Listeria monocytogenes. Lo ha comunicato il Ministero della salute attraverso il portale dedicato agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Nel dettaglio, si tratta di due distinti avvisi datati 22 luglio che riguardano lo stesso lotto di gorgonzola piccante DOP ma venduto sia con il marchio Auricchio sia con il marchio Colombo.

In entrambi i casi, infatti, il formaggio è prodotto e confezionato dall’azienda Gennaro Auricchio Spa nel proprio stabilimento di Cava Manara, in provincia di Pavia. Il lotto interessato dal richiamo è quello con numero 259404601. Il formaggio Gorgonzola piccante DOP richiamato dal commercio è venduti sia in forma intere, sia nei formati da 1/8 e 1/16 sia in confezioni da 200 grammi.

Il richiamo del Gorgonzola a marchio Auricchio e Colombo è stato disposto dalla stessa azienda in via precauzionale per sospetta presenza di Listeria monocytogenes. Il consiglio ai consumatori è di non mangiare il formaggio con il lotto sopra indicato ma di consegnarlo al punto vendita d’acquisto.

La stessa azienda produttrice del formaggio interessato dagli avvisi sottolinea che il richiamo “è stato fatto in via del tutto precauzionale e nessun consumatore ha riscontrato alcun genere di problema di salute”. L’allerta sarebbe scattata dopo la segnalazione emersa durante una verifica a campione effettuata in Corea del Sud su alcune forme spedite in Asia.

“Non è stato possibile avere ulteriori informazioni sui controlli effettuati, né effettuare controcampioni in loco. Di comune accordo con le Autorità l’azienda ha ritirato dalla vendita l’intero lotto corrispondente al prodotto inviato in Corea del Sud a solo titolo precauzionale” precisano ancora dal gruppo, aggiungendo: “Sono state immediatamente attivate le procedure di autocontrollo per la verifica della conformità igienico-sanitaria dei prodotti e tutte le forme di formaggio controllate in Italia sono risultate conformi e non presentano alcun rischio per la salute. Anche i controlli delle attrezzature presso i reparti di confezionamento effettuati tempestivamente non hanno evidenziato alcun tipo di anomalia”.

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