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Etna, la Protezione Civile: “La fase operativa del vulcano passata da ‘preallarme’ ad ‘attenzione'”

La Protezione civile siciliana ha comunicato il passaggio da ‘Preallarme’ ad ‘attenzione’ per quanto concerne la situazione sul vulcano Etna.
A cura di Davide Falcioni
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Nella sera di ieri l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha diramato una nota ufficiale comunicando che nel corso delle ultime 24 ore "l'ampiezza media del tremore vulcanico è stata caratterizzata da ampie oscillazioni dei suoi valori mantenendosi fino alle 13 UTC circa sempre nell'intervallo dei valori medi. Nelle ultime ore, tali oscillazioni sono diventate ancora più ampie e in brevi momenti l'ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto l'intervallo dei valori alti". Allo stato attuale (il dato è aggiornato però alle 20.30 di ieri, ndr) l'ampiezza media rientra nell'intervallo dei valori medi. Tuttavia, il Dipartimento regionale della Protezione civile siciliana ha comunicato il passaggio da ‘Attenzione' a ‘Preallarme' con "alta possibilità di accadimento imminente" della fase operativa sull'Etna. Il bollettino di allerta per l'aviazione civile è passato da verde a giallo, ma al momento non impatta sull'operatività dell'aeroporto internazionale di Catania, che resta operativo.

In mattinata la situazione di pericolo è rientrata: "In relazione alla comunicazione inoltrata alle ore 21:36 del 15.08.2023 dal sistema ETNAS di passaggio dal livello F1 al livello F0 (Bassa probabilità di accadimento imminente di fontane di lava), questo DRPC comunica con la presente, il passaggio della fase operativa, per gli scenari di impatto locale, da “preallarme” ad "attenzione"", ha spiegato la Protezione Civile regionale.

Un'eruzione di lunedì 14 agosto 2023
Un'eruzione di lunedì 14 agosto 2023

"I centroidi delle sorgenti del tremore vulcanico nell'arco della giornata – aveva fatto sapere ancora l'INGV – hanno interessato gran parte dell'area sommitale, spaziando tra il Cratere di Sud-Est e un'area ad est dei Crateri Centrali. Le profondità interessate ricoprono un ampio intervallo crostale, compreso tra 1700 e 2900 metri sopra il livello del mare. Riguardo all'attività infrasonica dalle 15 UTC circa si registra una modesta sua ripresa, mostrando parimenti al tremore periodi più o meno intensi. Le sorgenti sono principalmente ubicate in corrispondenza del cratere Bocca Nuova. I segnali delle reti di deformazione non mostrano variazioni significative. Le immagini delle telecamere di video-sorveglianza mostrano una attività di degassamento dai crateri Bocca Nuova e Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale della dispersione dell'eventuale nube eruttiva indica una direzione sud-est".

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Protezione Civile: "Vietato raggiungere le aree sommitali del vulcano Etna"

Alla luce dell'attuale situazione, la Protezione Civile aveva comunicato  ieri che per quanto concerne l'accesso alle aree sommitali "valgono, per quanto oggi applicabili, le prescrizioni contenute nelle ‘Procedure di allertamento Rischio Vulcanico e modalità di fruizione perla zona sommitale del Vulcano Etna'. I Sindaci dei Comuni sommitali e gli altri Enti ai quali la presente è inoltrata, sono invitati ad attivare le misure discendenti dalle procedure precedentemente richiamate, con particolare riferimento a: – interdizioni delle aree interessate; – mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso; – attivazione del COC e delle locali OO.d.V. nonché delle procedure previste dal vigente Piano comunale di P.C".

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