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Covid 19

Aumentano i ricoveri in reparto, stabili le terapie intensive: i dati Agenas regione per regione

Secondo l’ultimo monitoraggio di Agenas, aggiornato al 25 luglio, dopo settimane di calo seguite da stabilità, per la prima volta mostra un aumento dell’1%, a livello nazionale, la percentuale di posti letto in reparto occupati da pazienti Covid. Stabili i ricoveri in terapia intensiva. Al Sud la crescita maggiore: ecco i dati regione per regione.
A cura di Ida Artiaco
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Torna ad un aumentare la percentuale di occupazione dei posti letto Covid nei reparti di area medica. È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio del 25 luglio effettuato da Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali: dopo settimane di calo seguite da stabilità, per la prima volta si registra un incremento dell’1%, a livello nazionale, per quanto riguarda la pressione in reparto da pazienti Covid. Raggiunge infatti il 3%, quota che resta comunque molto bassa rispetto ai picchi dei mesi passati ma che rispecchia l’aumento dei contagi dei giorni scorsi e lontana dalla soglia di allerta del 40%. Resta ancora stabile dai primi di luglio, e pari al 2%, il numero di posti letto in terapia intensiva occupato da pazienti Covid. Ma le situazioni cambiano da regione a regione. Si ricordi che proprio le percentuali di saturazione degli ospedali rappresentano il parametro principale per il cambio di colore delle stesse regioni, per cui i singoli dati devono essere monitorati costantemente.

Al Sud gli aumenti più significativi

Cominciamo col dire che sono Sardegna e Sicilia le due regioni che vedono la maggiore crescita della percentuale di occupazione di terapie intensive da parte di pazienti Covid, entrambe arrivate al 5% in pochi giorni a fronte di una media nazionale del 2%. Mentre Calabria, Campania e Sicilia, rispettivamente con il 6%, il 5% e il 7% sono le regioni che hanno una percentuale maggiore di posti letto in reparto occupati da pazienti Covid, a fronte di una media nazionale del 3%. Ma vediamo i numeri nello specifico.

La situazione nei reparti ordinari

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Al momento ci sono 1.392 ricoverati Covid nei reparti di area non critica, afferenti cioè alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia. È quanto è emerso dal bollettino di ieri, domenica 25 luglio. A livello nazionale, la percentuale di occupazione è dunque al 3%, in aumento di un punto percentuale rispetto all'ultima rilevazione. Siamo comunque su numeri bassi, lontani dalla soglia di allerta del 40%, ma le situazioni variano da regione a regione. Secondo l'ultimo aggiornamento di Agenas, superano questa media in primis la Sicilia, dove si registra un 7% di occupazione dei posti letti in area medica, seguita dalla Calabria (6%), la Campania (5%) e dalla Basilicata (4%). In linea invece con la media nazionale il Lazio, la Puglia e la Sardegna.

Cosa succede in terapia intensiva

Per quanto riguarda le terapie intensive, al momento sono ricoverati 178 pazienti Covid. A livello nazionale la percentuale di occupazione dei posti letto è pari al 2%, quindi stabile rispetto all'aggiornamento precedente e lontano dalla soglia di allarme del 30%. Le regioni che superano la media nazionale al momento sono la Sicilia (5%), la Sardegna (5%), la Calabria (3%), il Lazio (3%), la Toscana (3%). Si ricordi che secondo i nuovi parametri per stabilire i colori delle Regioni, se i posti occupati in rianimazione superano il 10% e quelli in area medica il 15% si passa in zona gialla; si va in zona arancione rispettivamente con il 20% e il 30%; si va in zona rossa con il 30% e il 40%.

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