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Le news sul virus West Nile in Italia

Aumentano i casi di West Nile in Italia, +53% di infetti e 3 morti in 7 giorni: le Regioni più colpite

Aumentano i casi di West Nile virus in Italia: nell’ultima settimana è stato registrato un incremento del 53%. Tre i morti in 7 giorni. Quali sono le Regioni più colpite dalla febbre del Nilo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Continua a crescere il numero di infezioni da West Nile, la febbre del Nilo, in Italia. Dall'inizio di giugno fino allo scorso nove agosto sono stati segnalati 144 contagi con un aumento di 50 casi rispetto a 7 giorni fa. L'aumento è del 53%.

Le regioni più colpite sono quelle del Nord: dall'inizio dell'estate sono stati registrati 10 decessi, di cui 6 in Veneto, 2 in Piemonte, uno in Lombardia e uno in Emilia Romagna. A fornire i dati, l'Istituto Superiore di Sanità (Iss).

Secondo il report, 87 casi hanno manifestato la forma neuro-invasiva, la più grave. Altri 33 pazienti invece hanno mostrato sintomi sotto forma di febbre.

Ventitré contagi sono stati invece identificati tra i donatori di Sangue. Il primo caso è stato segnalato dal Veneto nel mese di giugno nella provincia di Padova.

Le regioni più colpite dalla Febbre del Nilo

Le regioni più colpite dalla febbre del Nilo sono quelle del Nord. A sottolinearlo è la circolare "Prevenzione, sorveglianza ed interventi in risposta alla circolazione dei virus West Nile e dell'Usutu" firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza e dal direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari Pierdavide Lecchini.

Le regioni che sono state maggiormente interessate dal virus sono l'Emilia Romagna, il Veneto, il Piemonte, la Lombardia, la Sardegna e il Friuli Venezia Giulia.

In Lombardia la sorveglianza veterinaria ha mostrato una circolazione della febbre delle zanzare in tutte le province tranne Monza, Lecco, Bergamo e Sondrio. Nella Regione sono stati confermati 5 casi neuro-invasivi (di tipo più grave), su 12 pazienti interessati.

Altri 3 i casi non gravi che riportano solo febbre e 4 donatori di sangue. I casi gravi nelle altre Regioni sono così suddivisi: 22 in Emilia Romagna, 50 in Veneto, 8 in Piemonte e 2 in Friuli Venezia Giulia.

Sintomi gravi solo per pochi pazienti

Solo una piccola percentuale dei pazienti infetti mostra sintomi gravi. Nell'1% dei casi viene colpito l'intero sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) e le meningi. Questo porta all'insorgenza di encefaliti, meningiti e forme acute di poliomielite West Nile. Le forme drammatiche colpiscono in particolare soggetti anziani e immunodepressi come trapiantati d'organo (che assumono immunosoppressori per evitare che il nuovo organo venga considerato estraneo dall'organismo)

Come si trasmette il virus West Nile, dalle zanzare alle trasfusioni

La causa principale di diffusione del West Nile è la puntura di zanzara. Quest'ultima diventa portatrice solo dopo aver punto un uccello infetto: il virus, infatti, viene incubato dai volatili. West Nile può essere però trasmesso anche con le trasfusioni di sangue da donatori infetti, trapianti di organi da pazienti infetti e allattamento.

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