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Aumenta il consumo di sigarette in Italia, specialmente tra i giovani

La crisi sembra solo aver cambiato il modo di fumare: raddoppiata quasi in 2 anni la percentuale di italiani che le sigarette preferiscono farsele da sé con tabacco e cartine. Sono i numeri presentati dalI’Istituto nazionale della sanità: “Per ogni adulto che smette di fumare, un giovane inizia”.
A cura di B. C.
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Nonostante la crisi economica, la vendita di sigarette in Italia è aumentata. Solo dello 0,5%, in realtà, visto che gli italiani negli ultimi anni sembrano preferiscono farsele da sé. La percentuale di chi ha acquistato direttamente tabacco e cartine è raddoppiata in due anni, passando dal 9,6% al 17%. In netto calo invece quella degli utilizzatori delle e-cig, scesa dal 4% del 2013 al 2% di fine 2014. Sono i dati più importanti emersi in occasione della Giornata mondiale contro il fumo, dall'Istituto superiore della sanità e dall'Istituto Mario Negri  di Milano. "Per ogni adulto che smette di fumare, un giovane inizia – spiega Roberta Pacifici, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità  –  La situazione è di stallo e riguarda tutte le fasce di età. I principali consumatori sono uomini. La prima bionda si accende intorno ai 18 anni e in media si smette intorno ai 42". Gli italiani accendono più sigarette che nel 2013, in media 13 ogni giorno invece di 12,6.

Secondo Pacifici anche le leggi antifumo vanno ripensate in Italia, se si considera  l'ultimo provvedimento nella lotta contro il fumo è stata la legge Sirchia. E’ bene dire che a livello europeo gli italiani sono quelli che fumano di meno. Solo uno su cinque fuma (21% della popolazione) secondo Eurobarometro. Più virtuosi di noi ci sono solo i  finlandesi (19%) e gli svedesi (11%). I fumatori più accaniti in assoluto sono invece greci (38%) e bulgari (35%). In ogni caso, non si può non menzionare i danni causati dal fumo. Anche quello passivo. "Qui c'è la possibilità di migliorare la situazione – ha affermato Silvio Garattini, direttore del Mario Negri -, attraverso nuovi interventi legislativi. Nei parchi, negli stadi, nelle stazioni ferroviarie in generale dove ci sono assembramenti dovrebbe essere proibito fumare, così come nei ristoranti all'aperto". Un unico problema: "Il clima  –  afferma Daniela Galeone del ministero della Salute – non è favorevole a nuove leggi contro il fumo. La proposta del ministro Lorenzin di vietare il fumo in auto in presenza di bambini è stata abbandonata dopo il coro di critiche, e molti emendamenti stanno cercando di alleggerire il recepimento della direttiva europea sul tabacco, che dovrebbe prevedere nuove misure".

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