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Augusto Minzolini: addebitate alla Rai spese di 86 mila euro per viaggi a Marrakech, Capri e Dubai

Augusto Minzolini avrebbe utilizzato una carta di credito della Rai per pagare una serie di viaggi a Marrakech, Capri e Dubai nel periodo agosto 2009 – settembre 2010, per una spesa totale di 86.680 euro.
A cura di Alessio Viscardi
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Augusto Minzolini avrebbe utilizzato una carta di credito della Rai per pagare una serie di viaggi a Marrakech, Capri e Dubai nel periodo agosto 2009 – settembre 2010, per una spesa totale di 86.680 euro. Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, taglia corto sulla questione ed assolve il direttore del Tg1 da qualsiasi sospetto: “Quelle spese sono un benefit della Rai” dichiara Masi in una lettera inviata al consigliere Rizzo Nervo. L'azienda non aprirà inchieste a carico di Minzolini. Ma la lettera scatena nuove polemiche ed interrogativi sul contratto d'oro del direttorissimo. Lo stesso Rizzo Nervo sembrerebbe convinto che si configuri l'ipotesi di reati fiscali e lo scrive al presidente Rai, Paolo Garimberti, che dei “benefit” concessi a Minzolini dice di non saperne nulla. Domani la questione sarà sul tavolo del consiglio di amministrazione Rai. Mauro Masi è inamovibile e giustifica le spese sostenendo che si tratti di “benefit compensativi” concordati proprio con Garimberti. Ma il presidente smentisce nettamente questa circostanza: “Non ero in alcun modo a conoscenza che la carta di credito concessa al direttore del Tg1 fosse un benefit compensativo (…) Non sono a conoscenza di alcun particolare che riguardi il contratto tra la Rai e Minzolini”, scrive Garimberti a Rizzo Nervo e Masi. Si tratta anche di una questione fiscale, i benefit di un'azienda pubblica vanno dichiarati e bisogna pagarci tasse e contributi previdenziali, ma la norma non è stata rispettata all'insaputa proprio del presidente Rai.

Rizzo Nervo presenta anche un carteggio ai consiglieri di amministrazione della Rai in cui sottolinea la stranezza dei viaggi di Augusto Minzolini in giro per il mondo. Un totale di 129 giorni lavorativi “fuori sede” in appena un anno. Le motivazioni dei viaggi non si conoscono, Mauro Masi ribatte sostenendo che lo scopo di queste missioni non è stato comunicato per “motivi di riservatezza previa autorizzazione telefonica della direzione generale”. Le mete di questi viaggi, però, non sembrano proprio luoghi appartati dove condurre importanti missioni per l'azienda. Si tratta di Marrakech (visitato due volte), Cannes (due volte), Ischia, Capri, Positano, Cortina, Taormina, Praga, Instanbul, Dubai, Madonna di Campiglio. Si tratta di località turistiche che Minzolini raggiunge durante i week-end e che vengono addebitati all'azienda.

Mauro Masi ribatte ancora che quello di Minzolini è da considerarsi “lavoro di rappresentanza” che ha procurato alla testata giornalisti e all'azienda dei benefici giornalistici. Come esempio, il direttore generale si rifà ad un incontro di Capodanno 2009, in cui Minzolini si recò in Marocco ed instaurò un rapporto fiduciario sul luogo che permise, sei mesi dopo, ad un redattore del Tg1 di recarsi sul posto ed effettuare un reportage sul governo di Rabat che altrimenti sarebbe stato impossibile, risparmiando inoltre 600 mila euro sui costi di quel lavoro. Però Masi sottolinea che queste carte di credito sono state sospese nel 2010 per evitare qualsiasi abuso.

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