Attiravano donne con la scusa di set fotografici per campagna antiviolenza e le violentavano: 2 arresti
Avrebbero adescato giovani donne con il pretesto di realizzare servizi fotografici e cinematografici nell'Albese e nel Braidese, in Piemonte, e poi avrebbero abusato di loro. Così due persone – il titolare di un'agenzia di moda e un suo collaboratore – risultano ora indagate per violenza sessuale anche di gruppo.
Indagati il titolare di un'agenzia di moda e un collaboratore
Il titolare dell’agenzia di moda è un uomo residente nell’Albese: all’esito di complesse e articolate indagini i Carabinieri di Alba (Cuneo) hanno dato esecuzione a un'ordinanza di misura carceraria per uno degli indagati e di arresti domiciliari per l’altro. A quanto ricostruito, le vittime che hanno denunciato di aver subito abusi venivano attirate con la scusa, per giunta, di realizzare una campagna di sensibilizzazione contro la lotta alla violenza sulle donne.
Cinque sarebbero finora le presunte vittime accertate, ma le risultanze delle indagini dei Carabinieri portano a ritenere che i casi possano essere anche più numerosi. Alle donne che dunque potrebbero aver subito violenze ma che non hanno denunciato è rivolto l’appello degli inquirenti: quello di farsi avanti con la procura o presso il comando dei carabinieri di Alba.
Gli abusi sessuali compiuti dai due indagati sarebbero stati commessi tra l'aprile del 2023 e il febbraio di quest’anno.
"Se altre hanno subito denuncino"
"La sensazione è che questa sia solo la punta dell'iceberg. Se ci sono altre ragazze che hanno subito violenza o abusi, devono farsi avanti e denunciare: noi siamo a disposizione". A parlare è il procuratore capo di Asti, Biagio Mazzeo, che coordina le indagini. L'inchiesta era stata aperta dopo che una delle ragazze aveva deciso di denunciare l'accaduto ai carabinieri, poi si sono aggiunte le altre. Le cinque donne che finora hanno denunciato gli abusi sono tutte maggiorenni ed erano cadute nella trappola dell'agenzia di moda. Nei prossimi giorni ci saranno gli interrogatori di garanzia dei due indagati.