Attentato di Brindisi, il ministro Profumo: ‘La scuola è il bene più importante che abbiamo’
Il Ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, è intervenuto ai "Dibattiti Adnkronos", nei quali ha discussio dell'attentato di Brindisi del 19 maggio scorso. Secondo il ministro, l'Istituto Morvillo-Falcone "è una scuola molto importante per il nostro Paese, di tipo professionale" di cui l'Italia ha veramente bisogno e, pertanto, è necessario "creare una maggiore interazione con il sistema produttivo. In questi giorni c'è stato un contatto diretto con la Camera della Moda: si creerà un laboratorio moderno all'interno della scuola e una continuità di rapporto tra scuola e mondo del lavoro". Ciò che è accaduto a Brindisi, sottolinea Profumo, rappresenta un atto disumano, del quale emerge, però, la volontà degli studenti di andare avanti e di superare lo shock subito, dopo la morte della studentessa sedicenne Melissa Bassi, che sognava di diventare una rinomata stilista.
"La scuola è il bene più importante che abbiamo": queste le parole del Ministro Profumo, il quale tiene a precisare che, in momento così delicato, i ragazzi "hanno bisogno di essere ascoltati e noi dobbiamo stare loro vicino". A nove giorni dallo scoppio della bomba fuori l'istituto professionale brindisino, gli investigatori che si stanno occupando delle indagini parlano di un nuovo identikit dell'uomo filmato dalle telecamere di sicurezza del chiosco vicino alla scuola Morvillo-Falcone. Gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo sulla vicenda, anche perché un'eventuale fuga di informazioni potrebbe deviare le indagini. La stampa, infatti, è già stata accusata di aver arrecato un forte danno alle indagini, diffondendo, appunto, i fotogrammi del filmato del presunto attentatore.
Gli investigatori proseguono negli accertamenti: sono 100 gli inquirenti coinvolti nelle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce. Si sono raccolti vari reperti davanti alla scuola e eventuali tracce lasciate dall'attentatore, che comprendono anche le intercettazioni telefoniche pochi istanti prima dell'esplosione. Da Roma, invece, si attendono gli esiti degli esami di laboratorio effettuati sui resti delle bombole di gas esplose, forse realizzate con fertilizzanti che ne avrebbe aumentato notevolmente la potenza. Domani a Mesagne è prevista la Giornata della Legalità, proprio nel paesino dove viveva Melissa: alla manifestazione, parteciperà anche Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera.