Attentato Brindisi, oggi la sentenza per Giovanni Vantaggiato

Potrebbe arrivare già oggi la sentenza nei confronti di Giovanni Vantaggiato, l’ex imprenditore di Copertino (Lecce) accusato di aver compiuto, il 19 maggio di un anno fa, l’attentato davanti alla scuola di Brindisi Morvillo Falcone. Le sue bombe, quella mattina di maggio, provocarono la morte di una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, e il ferimento di altre sue compagne di scuola. Vantaggiato, per quanto compiuto, è in carcere dalla notte tra il 6 e il 7 giugno 2012. E oggi, dinanzi alla Corte d’Assise a Brindisi, sarà il suo avvocato difensore Franco Orlando a pronunciare l’arringa poi, se non ci saranno repliche, i giudici si ritireranno in camera di consiglio. La difesa finora ha puntato tutto sul riconoscimento delle incapacità di stare a giudizio dell’imputato.
L’accusa ha chiesto l’ergastolo – L’avvocato Orlando punta anche a far cadere l'aggravante della finalità terroristica abbinata al reato di strage, contestata dal procuratore capo della Dda Cataldo Motta e dal pm Guglielmo Cataldi, che il 17 maggio scorso – a poche ore dal primo anniversario della strage – hanno chiesto l’ergastolo con isolamento diurno per tre anni per l'imputato. Vantaggiato – che nel corso di questo processo sembra non aver mai tradito alcuna emozione – risponde anche di un altro tentativo di omicidio, attuato sempre con una bomba nel febbraio del 2008. Secondo quanto annunciato dal suo avvocato non è chiaro se oggi il killer reo confesso sarà presente in aula a Brindisi, chi ci sarà sicuramente saranno i genitori di Melissa e tutte le sue compagne di scuola ferite quel giorno di maggio.