Attentato a Marrakesh: esplosione in un bar, almeno 17 morti
Un'esplosione nel famoso Cafè Argana della turistica Piazza de Jamaa El Fna di Marrakesh ha causato la morte di almeno 17 persone, delle quali 11, stranieri. Il ministro delle Comunicazioni e portavoce dell'Esecutivo marocchino, Kahlid Naciri ha confermato che si tratterebbe di "un'azione criminale organizzata". Secondo l'agenzia ufficiale Maghreb Arabe Presse (MAP), le vittime potrebbe essere più di 20 e che i feriti sarebbero almeno 30 e di differenti nazionalità.
"Abbiamo avviato le indagini" ha affermato Naciri, il quale ha anche confermato che pur dando per certo che si tratti di un attentato terroristico, ancora non si conoscono le cause esatte dell'esplosione. "Sappiamo che ci sono una decina di morti ma ancora è presto per conoscere il numero esatto". Secondo la polizia, tra le vittime vi sarebbero diversi turisti europei mentre la Farnesina, che ha contattato immediatamente il vice console onorario italiano a Marrakech, per il momento ha escluso il coinvolgimento di italiani anche se pare che tra le vittime ci siano diversi europei.
Fonti della polizia marocchina hanno spiegato che a causate la fortissima esplosione nel caffè del centro di Marrakesh (l'esplosione si è sentita in tutta la città) sono state quattro bombole di gas che hanno danneggiato il primo piano del locale che affaccia direttamente sulla famosa piazza della città Jamaa el Fna. La televisione araba Al Arabiya, ha raccontato che l'esplosione è stata "molto potente" e che la scena che si è presentata ai soccoritori è stata apocalittica.
L'attentato coincide con un periodo di grande convulsione sociale che sta attraversando il Paese nordaricano, tanto che il governo marocchino proprio questa settimana ha concesso un aumento dei salari ai funzionari statali con il chiaro intento di placare le proteste politiche che sono iniziate lo scorso 20 febbraio in contemporanea con le rivolte negli altri paesi arabi.