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Attentato a Marrakesh: Al Qaeda dietro la strage?

L’attentato di ieri a Marrakesh che è costato la vita a 16 persone potrebbe essere opera di Al Qaeda. Ne sono sempre più convinti i servizi di intelligence italiani e la polizia marocchina.
A cura di Alfonso Biondi
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Cafè Argana

L'attentato di ieri a Marrakesh potrebbe essere opera di Al Qaeda. E' questa la pista che nelle ultime ore stanno battendo con insistenza la polizia marocchina e i servizi di intelligence italiani, francesi e spagnoli. Anche se al momento non è giunta nessuna rivendicazione- ma gli inquirenti sono sicuri che non tarderà ad arrivare- l'attentato per chi sta indagando mostra un'evidente matrice integralista. E le ragioni sono essenzialmente due. La prima riguarda il tipo di ordigno impiegato, un ordigno che non solo aveva l'obiettivo di fare più vittime possibili, ma anche quello di "sfigurare" gli obiettivi dell'attentato. Dall'ospedale Ibn Tafil Fardiya di Marrakesh hanno infatti fatto sapere che nei corpi delle vittime sono stati trovati chiodi e pezzi di ferro.

La seconda è la scelta dell'obiettivo: come rivela infatti una fonte dell'Aisi (servizi segreti italiani) colpire l'Argana Cafè di piazza Jamaa El Fna, sempre zeppo di turisti occidentali, vuol dire infliggere un duro colpo al turismo, che rappresenta la prima risorsa del Paese. Eaccanirsi contro il turismo potrebbe sicuramente rispedire la nazione in una profonda crisi economica e intaccare quel "processo politico avviato in questi ultimi mesi dalle pacifiche proteste di piazza e dalle prime aperture della monarchia".

L'attentato, quindi, potrebbe non riguardare direttamente gli occidentali, ma il processo di riforma avviato nel paese. Una chiave di lettura credibile anche per il governo marocchino che, per bocca del suo portavoce Khalid Naciri, si è precipitato a chiarire che il processo riformatore non subirà contraccolpi dall'attentato di ieri.

Intanto fonti ufficiali del Marocco fanno sapere che nella strage di ieri hanno perso la vita 16 persone, anche perché dall'ospedale Ibn Tafil Fardiya è stato reso noto che due persone sono morte durante le notte a causa delle gravi ferite riportate. Il precedente bilancio ufficiale parlava di 14 vittime, tra le quali vi erano dei francesi e degli olandesi, e di 23 feriti, 18 dei quali non marocchini. Al momento, però, non è stata fornita nessuna informazione sull'identità delle vittime. Secondo fonti della Farnesina, infine, nessun italiano sarebbe rimasto coinvolto nell'attentato.

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