Attacchi hacker e frodi da milioni di euro: così i criminali traggono profitto da Covid19
“Mentre molte persone sono impegnate a combattere questa crisi e ad aiutare le vittime, altre lo sono a sfruttare al massimo le angosce e le ansie delle vittime per commettere i loro crimini". Così Catherine De Bolle, direttore esecutivo di Europol, commenta i nuovi reati figli dell'emergenza sanitaria coronavirus. Europol oggi ha pubblicato una relazione con i primi dati su come il crimine sta cambiando per capitalizzare l'emergenza sanitaria. Frodi telefoniche, truffe su forniture di dispositivi sanitari e di decontaminazione, attacchi ai sistemi informatici di intere strutture: sono questi i reati contro cui dovremo combattere nei prossimi mesi.
Sì alla mascherina, ma solo se verificata
A marzo, si legge nel rapporto, circa 34mila maschere chirurgiche contraffatte sono state sequestrate durante un'operazione di polizia internazionale. Gli investigatori hanno riscontrato un aumento delle vendita di articoli protettivi contraffatti, tra cui non solo le mascherine, ma anche gel disinfettanti e medicinali. Le frodi, tuttavia, non riguardano solo i singoli ma anche le aziende, che hanno subito danni economici ingenti, come quella, ed esempio, ha trasferito 6,6 milioni di euro a un'azienda di Singapore per acquistare gel e maschere senza mai ricevere la merce.
Viene a casa a fare il tampone? È un truffatore
Sfruttando la fiducia che il camice azzurro infonde nell'immaginario delle persone in questo momento storico, i criminali hanno ideato la truffa del medico che bussa porta a porta per eseguire il tampone. Non sono in vigore protocolli di questo tipo in Europa, pertanto chiunque pretenda di introdursi in casa per effettuare un test per il coronavirus, o per distribuire materiale informativo, sta commettendo una truffa.
L'altro virus: gli attacchi informatici
Anche il numero di attacchi informatici contro organizzazioni e individui è significativo, ma potrebbe addirittura aumentare I criminali hanno usato la crisi COVID-19 per introdursi nei computer e distribuire vari pacchetti di malware. In questo, i criminali informatici sono avvantaggiati dal fatto che un numero maggiore di datori di lavoro ha consentito il telelavoro. Nella Repubblica Ceca l'Ospedale universitario di Brno ha subito un attacco informatico che lo ha costretto l'ospedale a chiudere l'intera rete, a rinviare interventi chirurgici urgenti e a reindirizzare i nuovi pazienti acuti a un ospedale vicino. “Tali attività criminali durante una crisi sanitaria sono particolarmente minacciose – dice De Bolle – e possono comportare rischi reali per la vita umana. Ecco perché è più che mai importante rafforzare la lotta contro la criminalità. Europol e i suoi partner delle forze dell'ordine stanno collaborando a stretto contatto per garantire la salute e la sicurezza di tutti i cittadini ”.