Astrofisica italiana ridisegna galassie al computer, premiata ma presto sarà senza lavoro
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2022/07/francesca_-1200x675.jpg)
Il suo lavoro ha sovvertito quanto era finora noto sui modelli di formazione ed evoluzione delle galassie. Un'intuizione straordinaria per la quale è stata premiata con la medaglia d'onore della Max Planck Society: si chiama Francesca Rizzo, ha 31 anni, viene da Casarano ed è attualmente impegnata nel Cosmic Dawn Center, centro di ricerca del Niels Bohr Institute di Copenaghen. Il controfondo di questa storia è che è in scadenza di contratto.
Il racconto
Francesca, da settembre, cercherà un nuovo lavoro. Astrofisica ma precaria, come spiega Francesca a Repubblica: "Da settembre cercherò lavoro per la mia prossima posizione. Spero che questa importante medaglia possa servire per ottenere un po' di successo".
![La medaglia Max Planck Society](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2022/07/Schermata-2022-07-06-alle-09.34.50.jpg)
Il premio
La Max Planck Society assegna ogni anno medaglie agli scienziati più promettenti al mondo. Francesca Rizzo, che al Max Planck Institute di Monaco di Baviera ha svolto il dottorato, è stata premiata per aver sviluppato un nuovo software che permette di ricostruire l'immagine delle galassie più lontane dalla nostra:
Ci sono galassie più vicine che fungono di fatto da lenti di ingrandimento per quelle più lontane e consentono di vederne i dettagli. Come tali ingrandiscono le immagini, ma le distorcono con un effetto chiamato lensing.
![Francesca Rizzo da Casarano](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2022/07/Schermata-2022-07-05-alle-13.13.55.jpg)
Il software di Francesca Rizzo non solo mi ha consentito di compensare quella distorsione, ma anche di ricostruire i movimenti del gas che, con stelle e materia oscura, è una componente fondamentale delle galassie: "Nelle galassie più giovani, quelle a un miliardo di anni dalla nascita dell'universo, secondo i modelli previsionali a disposizione finora ci dovrebbe essere una formazione di stelle 500 volte superiore alla Via Lattea e quindi il gas dovrebbe muoversi in modo molto turbolento. Invece il mio è il primo studio con cui si è scoperto che il gas non si muove come ci si aspettava".
![Il premio ricevuto](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2022/07/Schermata-2022-07-06-alle-09.53.59.jpg)
La ricercatrice era già nota al settore grazie a un articolo pubblicato su Nature, firmando la scoperta di una galassia ‘sosia' della Via Lattea, presente nella galassia ‘giovane'.