AstraZeneca, Magrini (Aifa): “Ritiro del lotto misura cautelativa, ma i dati Ema sono rassicuranti”
Non si placa la polemica scoppiata intorno al vaccino di AstraZeneca contro il Covid-19. Dopo la decisione dell'Aifa di ritirare un lotto del farmaco, si sono alimentate le preoccupazioni dei cittadini italiani ed europei rispetto al possibile legame tra i casi di trombosi e la somministrazione del vaccino. Sia l'azienda, sia l'Ema hanno subito messo in chiaro di non aver riscontrato alcuna correlazione, con tanto di telefonata tra il presidente Draghi e Ursula Von der Leyen. "Si è arrivati alla sospensione di un lotto del vaccino AstraZeneca in seguito alla comunicazione, partita anche dalla Procura di Siracusa, relativa a tre eventi avversi fatali che hanno portato alla necessità in via precauzionale al fine di acquisire tutti gli elementi di esclusione di un nesso di causalità", ha spiegato il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, confermando però che "i dati non sono causalmente provati e vanno ulteriormente investigati".
Il direttore generale dell'Aifa ha spiegato che la decisione di ritirare un lotto del vaccino AstraZeneca "è una misura cautelativa", che "consente di ispezionare nel dettaglio il lotto, fare esami sulla qualità del prodotto e verificare le circostanze". Ma ha anche insistito sul fatto che "i dati di tutti i Paesi arrivati dall'Ema sono rassicuranti". Il valore del vaccino, però, "non è compromesso". E sulla decisione di alcuni Paesi, come la Danimarca, di sospendere la somministrazione del farmaco di AstraZeneca Magrini ha detto di ritenerla "un'opzione possibile", per "poi riprendere una volta chiariti tutti i dubbi". In questo senso la scelta dell'Aifa di ritirare il lotto è "analoga".
È intervenuto sul ritiro del lotto di vaccino AstraZeneca anche il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute e membro del Comitato tecnico scientifico, Giovanni Rezza: "Il ministero della Salute invierà degli ispettori subito per verificare le procedure", ha annunciato al Tg1. "L'Istituto superiore di sanità farà immediatamente tutte le verifiche del caso e tutte quelle analisi che servono a stabilire qual è la qualità delle fiale appartenenti a questo lotto", ha spiegato Rezza. Ma per avere delle risposte "ci vorranno comunque alcuni giorni, circa una settimana".