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La morte dei fratellini Ciccio e Tore a Gravina

Assolto il patrigno dei fratellini Ciccio e Tore: era accusato di aver violentato una 15enne

La decisione della Corte d’Appello di Bari nei confronti del compagno di Rosa Carlucci, la mamma di Francesco e Salvatore Pappalardi. L’uomo era stato arrestato nell’agosto del 2006 con l’accusa di abusi nei confronti di una ragazzina.
A cura di Biagio Chiariello
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Nicola Nuzzolese, 70 anni, patrigno di Ciccio e Tore Pappalardi i fratellini di Gravina in Puglia, è stato assolto dalla Corte di Appello di Bari dall’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di 15 anni. All’anziano è stato riconosciuto anche un risarcimento per ingiusta detenzione pari a circa 28 mila. Nuzzolese era stato arrestato il 29 agosto 2006, tre mesi dopo la scomparsa dei fratellini, con l'accusa di aver violentato la figlia minorenne della compagna, che gli inquirenti definirono “immatura psicologicamente”, e assolto nel 2013 con formula piena "perché il fatto non sussiste".

Nuzzolese, convivente di Rosa Carlucci

L'uomo, convivente di Rosa Carlucci, la mamma di Francesco e Salvatore Pappalardi, era stato condannato in primo grado nel febbraio 2011 a 4 anni di reclusione (poi assolto in appello) per aver abusato della sorella maggiore di ‘Ciccio' e ‘Tore', che all'epoca dei fatti – nel 2006 – aveva 15 anni. La madre dei fratellini di Gravina nel corso delle udienze aveva sempre difeso il suo compagno spiegando che non aveva nulla a che fare con i reati contestati.

Il caso di Ciccio e Tore

Dopo quasi due anni dalla loro scomparsa, Ciccio e Tore furono ritrovati in una cisterna all’interno di un vecchio palazzo abbandonato e spesso utilizzato dagli adolescenti di Gravina per giocare. Il padre dei bambini Filippo Pappalardi era stato inizialmente sospettato e indagato per la scomparsa e la morte dei figli, poi dopo il ritrovamento dei corpi le accuse nei suoi confronti sono cadute. Dopo l'archiviazione dell'inchiesta, Filippo fu risarcito con la somma di 20mila euro per l'ingiusta detenzione e 45mila euro per i danni esistenziali

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