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Assalto ai portavalori, l’uomo che ha filmato i banditi: “Mi puntavano addosso il fucile, ho avuto paura”

Uno dei testimoni dell’assalto a tre portavalori avvenuto mercoledì mattina sulla statale 131, a pochi chilometri da Sassari, ha raccontato cosa accaduto durante la rapina. “C’era un pick-up di traverso sulla carreggiata, due banditi mi hanno urlato di scendere dal furgone”, ha ricordato. I ladri hanno portato via un bottino da 4 milioni di euro, la polizia ha perquisito abitazioni di persone che potrebbero essere coinvolte.
A cura di Eleonora Panseri
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"Erano circa le 7.50 quando ho avvertito un rumore, era come se il furgone fosse stato colpito da qualcosa. Lì per lì non ho capito bene cosa potesse essere e ho pensato che fosse qualche oggetto che aveva perso il camion che mi precedeva. Allora l’ho superato e mi sono ritrovato davanti un pick-up fermo e di traverso sulla carreggiata con la parte posteriore scoperta. Nel frattempo penso che qualcuno abbia tirato delle pietre contro le macchine che arrivavano, mentre qualcun altro ha gettato dei chiodi a tre punte per forare gli pneumatici. Di questo, però, inizialmente non mi sono accorto. Quando sono andati via ho visto la gomma a terra e ho collegato il tutto".

Così inizia il racconto dell'autista di uno dei mezzi che, durante l'assalto a tre portavalori avvenuto ieri, mercoledì 31 gennaio, intorno alle 8 del mattino sulla Statale 131, a pochi chilometri da Sassari, è riuscito a filmare con il cellulare alcuni momenti del blitz. Il bilancio è di un rapinatore colpito (ma del quale al momento non si hanno informazioni) e altre 5 persone ferite. Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, i ladri avrebbero portato via contanti per un valore di 4milioni di euro.

Il racconto dell'assalto fatta dall'autista

L'identità dell'uomo, intervistato dal quotidiano La Nuova Sardegna, che ha pubblicato il video, non è stata resa nota per tutelarne l'incolumità. L'autista è stato ascoltato anche dagli investigatori che stanno cercando i componenti della banda e il bottino che hanno portato via. "Li ho visti avvicinarsi, poi mi hanno urlato di scendere dalla macchina e di togliere le chiavi. Inizialmente ho capito che dovevo togliermi gli occhiali e ho eseguito l’ordine. Ma non era quello che volevano e allora mi hanno ripetuto, urlando, di lanciargli le chiavi che poi uno di loro ha gettato a lato della carreggiata, dopo che ha chiuso con un calcio lo sportello del mio furgone. Le ho ritrovate dopo che sono andati via", ha spiegato al quotidiano.

Il commando, formato da almeno 10 persone, è infatti riuscito a bloccare i veicoli in transito sulla 4 corsie minacciando con dei kalashnikov gli automobilisti, stendendo anche delle catene e cospargendo di chiodi sull'asfalto. "Abbiamo corso per circa settecento, forse ottocento metri, non saprei dirlo. Siamo andati via da lì, anche se non ho avuto paura e sono rimasto abbastanza lucido. Istintivamente mi è venuto da pensare che non fosse vero, sebbene fossi ben consapevole del contrario. Mi sono preoccupato solo nel momento in cui il bandito veniva verso di me, perché muoveva il fucile come una persona che non è abituata a usarlo. Ho capito che era un’arma pericolosissima e ho temuto che potessero partire dei colpi anche solo sfiorando per errore il grilletto. – prosegue – Si capiva che non era calmo: magari avevano pianificato tutto alla perfezione, ma quella persona che mi veniva incontro non mi sembrava abituata a gestire una situazione del genere. Dopo che ci siamo allontanati abbiamo iniziato a sentire degli spari assieme alle urla. Penso fosse il momento in cui i banditi si sono scontrati con le guardie giurate, non so dire se fossero già arrivate anche le forze dell’ordine".

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I rapinatori hanno quindi aperto due blindati e le casseforti con seghe circolari e sono scappati con il bottino, dopo aver incendiato diversi mezzi per coprirsi la fuga. "I due che ci erano venuti incontro sono tornati indietro e penso che abbiano fatto da supporto agli altri, occupandosi di sbarrare la strada a qualsiasi possibile incursione di altre persone. Per circa cinque minuti ho sentito che si stavano dando da fare probabilmente per prendere i soldi dai furgoni portavalori e per aprire le casseforti. Poi continuavano gli spari e ha iniziato a levarsi alto il fumo dei copertoni che venivano incendiati assieme alle balle di fieno, tutto messo apposta per evitare che qualcuno potesse avanzare. Quanto è durato? Una ventina di minuti. In questo tempo ho notato che il bivio per Siligo era completamente sgombro, non c’erano auto o altri mezzi e credo che abbiano usato lo svincolo libero per andare via. Lì attorno è pieno di stradine di campagna, è possibile che possano averle usate per la fuga".

Bottino da quattro milioni di euro: perquisizioni in case di sospettati

Secondo i primi riscontri della società di vigilanza e degli inquirenti, il valore del bottino portato via dai banditi durante l'assalto da due dei tre blindati bloccati sulla statale sarebbe di circa quattro milioni di euro in contanti. All'alba di questa mattina, giovedì 1 febbraio, gli agenti della Squadra mobile di Sassari, coadiuvati dalle sezioni di altre questure dell'Isola, hanno eseguito perquisizioni in diverse case riconducibili a persone sospettate di essere legate al commando. Altre perquisizioni sono state fatte anche ieri a tarda sera e sull'esito c'è per ora il massimo riserbo degli investigatori.

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