Assalto a portavalori e pensioni sparite, trovata terza auto: rapinatori hanno lasciato un milione di euro

Proseguono senza sosta le indagini sulla banda di rapinatori che ha messo a segno il colpo milionario nell’assalto al portavalori sull’Aurelia, all’altezza di San Vincenzo, in provincia di Livorno. Nelle scorse ore individuata anche la terza auto usata per il colpo e poi abbandonata poco lontano dove probabilmente i malviventi avevano altre auto in attesa. Si tratta della Volkswagen Tiguan rubata poco prima del colpo a un medico di Orbetello e usata insieme alle due Volvo, anche queste rubate mesi fa nel Lazio.
L'auto era nascosta nella fitta vegetazione del Sasso Pisano, non lontano dalla prima auto ritrovata dai carabinieri, a conferma che in zona vi erano le vetture di riserva già pronte per la fuga e che il colpo era preparato da mesi e studiato nei minimi dettagli. Si tratta di un’area non coperta da telecamere ma gli inquirenti stanno analizzando ora tutte le possibili vie di fuga dalla zona per cercare di ricostruire gli spostamenti dei malviventi e di risalire ai responsabili dell’assalto al portavalori.
Le indicazioni raccolte finora sembrano indicare la Sardegna. Un elemento è il chiaro accento dei rapinatori che si sente nei video girati proprio durante il colpo ma anche i due furgoni incendiati per bloccare la strada sembrano puntare in questa direzione. Entrambi infatti sono stati rubati alla fine di ottobre a un operatore senese di un maneggio frequentato da molti sardi per ragioni di lavoro.

La pista segue anche quelle di bande specializzate in rapine visto che il gruppo era ben preparato e armato con fucili mitragliatori kalashnikov e in possesso di esplosivo militare col quale hanno fatto slattare il furgone blindato. Il gruppo, che ha scelto bene la zona mostrando di conoscere l’itinerario dei blindati carichi dei soldi delle pensioni, sapeva anche quale era il furgone esatto tra i due blindati presi di mira su cui trovare denaro.
L’azione alla fine è durata meno di dieci minuti con un bottino di circa tre milioni di euro destinati agli uffici postali della Maremma per pagare le pensioni. Nelle concitate fasi i rapinatori hanno lasciato però un quarto del totale contenuto nel furgone, circa un milione di euro.