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Aspirapolvere acceso ​di notte: è stalking

Una donna 53enne della provincia di Ancona è accusata di molestie a condomini. Lei si difende, sostenendo di essere stata a sua volta offesa dai vicini.
A cura di B. C.
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Accendere l’aspirapolvere di notte può portare all’accusa di stalking. Lo sa bene una donna di 53 anni residente a Montemarciano, rinviata a giudizio dal Gup di Ancona, Francesca Zagoreo. Avrebbe pedinato, inveito e insultato i vicini, tormentandoli anche di notte con l’aspirapolvere acceso e fermo per ore mentre i malcapitati cercavano di dormire ai piani inferiori. La donna era arrestata a marzo dello scorso anno ed è imputata anche in un altro processo che si terrà il 27 novembre: l'esecuzione del provvedimento, dopo la quale era stata rimessa in libertà, era seguita a una denuncia e all'ammonimento del questore a non avvicinarsi alle parti offese. Lei sostiene che questi fatti non sono mai avvenuti e lamenta a sua volta molestie e offese dai vicini e sarà parte offesa in un processo davanti al giudice di pace a carico di una condomina il 4 dicembre. Per le accuse di cui sopra, il processo  comincerà il 19 gennaio. Solo una delle tre parti offese si è costituita parte civile: afferma che l'imputata avrebbe reso impossibile la vita ai vicini del palazzo con rumori molesti ma anche ‘spiandoli’ da dietro le serrature e, a volte, facendo finta di telefonare parlando a voce. La donna, difesa dall'avv. Carmelino Proto, sostiene che alla base delle accuse vi sarebbero solo liti condominiali.

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