Asili d’oro: al Nord la retta costa quattro volte in più che al Sud
Le iscrizioni agli asili nido devono essere fatte con largo anticipo e non è detto che si riesca a trovare un posto per il proprio bambino. Una situazione critica per le famiglie italiane, le quali devono affrontare non solo la penuria di posti nelle strutture scolastiche, ma anche i costi elevati legati alle rete mensili. Secondo l’analisi condotta dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, l’iscrizione e il mantenimento di un bambino all’asilo rappresenta una spesa onerosa per le tasche di mamma e papà. I costi dell’asilo variano a seconda della città italiana che si prende in considerazione: la spesa annua, in generale, è stimata a 3.000 euro. Una cifra esosa che non tutte le famiglie possono permettersi, soprattutto quelle a basso reddito.
I costi variano tra regioni, ma anche fra città che appartengono allo stesso territorio. La più costosa è Lecco, dove la retta all’asilo ammonta a 537 euro, Belluno 525 euro, Viterbo 396 euro, Foggia 368 euro, 316 euro a Venezia, Milano 232 euro, Roma 146 euro, Catanzaro 80 euro, giusto per elencare qualche cifra. Il numero degli asili nido disponibili ammonta a 3.424, con un totale di 141.2010 posti. Posti che non sono mai abbastanza, visto che circa il 25% delle famiglie viene rilegata in lista d'attesa, nella speranza di ricavare un posto, che spesso si ottiene l'anno dopo, o addirittura dopo due anni.
La regione con il più alto record di richiedenti in attesa è la Sicilia, dove il 42% dei bambini attende molto tempo per avere un posto all’asilo. Alla Sicilia, seguono la Toscana e la Puglia con il 33%. La Lombardia, invece, rappresenta la regione italiana con più asili nido in assoluto: si contano, infatti, 660 strutture, per un totale di 29 mila posti a disposizione. Seguono l’Emilia Romagna con 593 nidi, la Toscana con 456 e il Molise, in cui ci sono solo 6 asili nido a disposizione, i quali offrono 300 posti in totale.
Pochi posti e tariffe elevate: questo è il quadro che emerge dalla rilevazione di Cittadinanzattiva che mette in evidenza anche un dato poco confortante. Le rette, infatti, sono aumentate in media del 4,8% rispetto al 2005. Antonio Gaudioso, vicesegretario generale e responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva, sottolinea che i costi elevati degli asili nido non si coniugano per niente bene con le esigenze delle famiglie, soprattutto per quelle meno abbienti, in quanto “Il dato di fondo resta sempre l’enorme scarto esistente tra le esigenze delle famiglie e al reale possibilità di soddisfare tali esigenza”.