Ascensore precipita con dentro una famiglia: caduta libera per 2 piani. “Come galleggiare nel vuoto”
"Improvvisamente, dopo aver schiacciato il bottone del pianterreno, abbiamo sentito il vuoto sotto i nostri piedi. È stato come galleggiare nel vuoto fino a quando non è arrivato un forte contraccolpo". Tanta paura, ma per fortuna nessuna grave conseguenza per la famiglia – papà, mamma e una bimba piccola – di Brindisi che domenica 2 aprile si trovava all’interno di un ascensore precipitato per circa due piani all’interno della palazzina in cui risiede.
"Un vero miracolo, visto che l'incidente è avvenuto nella domenica delle Palme, l'entrata in funzione del freno" racconta l'uomo al Quotidiano di Puglia. I tre devono infatti la vita al ‘paracadute': un sistema di frenata che in questi casi permette che l'ascensore non precipiti fino al pianterreno.
Il primo pensiero di mamma e papà è stato quello di cercare di fare scudo sulla piccola: proteggendola con i loro corpi.
Dopo – continua a raccontare il commerciante -, mentre pensavo alla sorte di mia figlia e mia moglie ho immediatamente cercato di uscire con la mia famiglia da quella "trappola" mettendo mano su una leva e spingendo le due porte con forza".
L’uomo ha riportato ferite giudicate guaribili in 10 giorni, la moglie in 15. "Quando l'ascensore si è fermato, il contraccolpo ci ha spinti da una parte all'altra fino a quando non si è arrestato completamente", racconta ancora il commerciante.
L'ascensore rimane al momento fuori servizio fino a quando non saranno effettuate, ai sensi di legge, tutte le operazioni che porteranno al ripristino dell'impianto. Pare che la cabina avesse già manifestato problemi in passato, in particolare al motore: la manutenzione spetta ai condomini, che lo hanno sostituito appena lo scorso anno: forse un difetto di fabbrica avrebbe causato l’incidente.