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Un ascensore per il Duomo di Milano? Il dibattito è acceso

E’ tutto pronto per l’operazione di costruzione dell’elevatore che consentirebbe di salire sulle terrazze della cattedrale, ma manca il parere della Sovrintendenza, contraria a interventi di questo tipo. E anche le organizzazioni non profit impegnate sulla cultura dicono ‘no’. E l’Expo 2015 si avvicina.
A cura di Biagio Chiariello
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Italia Nostra, Touring club e Fai scendono in campo per dire ‘no' all’ipotesi dell'ascensore esterno al Duomo di Milano, progettato in vista dell’Expo del 2015. Il Comune prevede che in vista dell'evento saranno moltissimi i turisti che visiteranno il Duomo. La maggior parte di loro vorrà anche salire in cima alle guglie, anche perché, al di là di Pirellone e Palazzo della Regione, c'è il punto pubblico panoramico più alto della città. "Sicuramente è il luogo più attrattivo della città e la recente inaugurazione del Museo della Cattedrale lo rende ancora di più punto di riferimento imprescindibile per i visitatori di Expo, stranieri e italiani", dice il commissario e ad della società, Giuseppe Sala, favorevole al progetto della Veneranda. Ma di opinione diversa sono le tre maggiori organizzazioni non profit impegnate sulla cultura.  "I numeri di visitatori di cui si favoleggia sono degli auspici, non delle previsioni scientifiche — obiettano Marco Parini (Italia Nostra) e Franco Iseppi (presidente del Touring Club) — e non è detto che saranno raggiunti, mentre da più parti si sostiene che l’operazione non è esente da rischi. Siamo dalla parte della soprintendenza e non auspichiamo un suo ripensamento. Quello che non ci convince — osservano Parini e Iseppi in un comunicato comune — è che ci si adatti all’idea che ogni bene culturale, anche se fortemente simbolico dei valori civili e religiosi della comunità, sia negoziabile".

Milano guarda ai numeri : "c'è chi pagando 7 euro (3,50 ridotto) e chi opta per i due piccoli ascensori interni sborsando 12 euro (6 ridotto). È un esercito che garantisce alla Veneranda Fabbrica del Duomo, ente privato che detiene la proprietà del monumento, almeno 6 milioni di euro di incasso", fa notare un pezzo di Repubblica.  E ancora quelli del Corriere della Sera: "nel corso del 2012 sono stati acquistati circa 650 mila biglietti di accesso alle terrazze della Cattedrale, cui se ne aggiungono circa 100 mila acquistati tramite altri canali. Rispetto ai 5 milioni di turisti che annualmente entrano in Duomo, dunque, ce ne sono circa 7-800 mila (di cui il 60 per cento sono stranieri) che si spingono fino alle guglie. Con gli attuali ascensori l’accesso è consentito a 7 più 7 persone per volta; le due nuove strutture ne porterebbero altri 12 più 12. Il tutto, ovviamente, organizzato in modo tale da non superare mai la capienza massima delle terrazze, che è di mille persone".

Ma il progetto alla Soprintendenza non piace. Troppi sono i dubbi, riguardo sopratutto al fatto che l’impianto contrasterebbe col complesso architettonico. Per questo il PdL ha chiesto la convocazione in commissione dei rappresentanti della Soprintendenza: "Sarebbe un peccato – osserva il capogruppo Alan Rizzi – perdere questa opportunità, visto che l’intervento sarebbe a costo zero per gli enti pubblici, ma è giusto ascoltare direttamente dalla soprintendenza i motivi della loro bocciatura". Favorevole al progetto anche l’assessore comunale ai Beni culturali, Filippo Del Corno: "Le città cambiano, nell’aspetto e nell’uso, bisogna cogliere l’opportunità e la suggestione lanciata dall’ad di Expo, Giuseppe Sala, che auspica la realizzazione dell’ascensore per richiamare più turisti, è interessante e condivisibile. La nostra competenza tecnica sull’argomento è ovviamente minima, ma mi auspico che tra Veneranda e Soprintendenza si arrivi a un dialogo e che si raggiunga una soluzione rispettosa dell’architettura del Duomo".

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