Arrivò in ospedale con il figlioletto morente tra le braccia, ora è indagata per omicidio
Arrivò in ospedale con il bimbo morente tra le braccia dicendo che si era trattato di un incidente, oggi è indagata per omicidio volontario. Anna Beltrami, 30 anni, receptionist in un albergo è al centro dell'inchiesta della Procura di Modena per la morte di Nicolas Schon, 4 anni, avvenuta il 23 aprile 2018, in un parco pubblico a Carpi. A fare scattare gli accertamenti le incongruenze con la ricostruzione della mamma di Nicolas e quanto scoperto in sede di autopsia. I medici legali hanno infatti accertato che il piccolo non è morto per aver ingoiato un pupazzetto di plastica, come dichiarato dalla Beltrami, perché non aveva segni di alcun tipo nel cavo orale. Di contro, i medici hanno scoperto, che il piccolo aveva una lesione sulla fronte e una ecchimosi al labbro.
L'ex: "Me l'ha ucciso"
"Ma l'ha ucciso lei" ha detto l'ex marito di Anna e padre di Nicolas, Filip Schon, accusando l'ex di aver ucciso volontariamente il piccolo. Nicolas, quattro anni, secondo i racconti dei conoscenti della coppia, era un bambino iperattivo che richiedeva molta attenzione, tanto che la preside della scuola che il piccolo frequentava aveva convocato in più occasioni la Beltrami per consigliarle di ricorrere al sostegno di uno psicologo. Anche secondo la nonna di Nicolas e madre di Anna, ascoltata dai carabinieri come persona informata dei fatti, la figlia era esasperata dai problemi del piccolino.
La foto del bimbo morente
In questo contesto, con le difficoltà del bambino e quelle della madre a gestirlo da sola, sarebbe avvenuta la tragedia. Particolare scioccante, riportato da ‘Giallo' nell'articolo di Chiara Prazzoli, nell'edizione di questa settimana è la foto scattata da Anna Beltrami al figlioletto morente e inviata al datore di lavoro per giustificare la propria assenza.