“Arrivederci”. Chiude dopo 133 anni la “Gazzetta del Mezzogiorno”, a rischio 144 lavoratori
"Cari lettori, arrivederci". Sono le parole che Michele Partipilo – direttore della Gazzetta del Mezzogiorno – ha scelto per annunciare nel numero in edicola e online questa mattina che a partire da domani – dopo 133 anni – il giornale non verrà dato alle stampe. La società Ledi srl non ha infatti accettato la proroga di un ulteriore mese – fino al 31 agosto – dell'affitto del ramo d'azienda concesso dalla curatela fallimentare di Edisud spa, editrice del giornale in esercizio provvisorio dal dicembre 2020. "Nonostante i febbrili contatti delle ultime ore – scrive Partipilo – non è stato possibile individuare una soluzione che consentisse alla Gazzetta del Mezzogiorno di continuare le pubblicazioni. È per questo che trovate questa prima pagina così anomala. Scusateci, ma oggi riteniamo di essere noi – giornalisti e lavoratori della Gazzetta – la notizia".
Il contratto ha cessato la propria efficacia da oggi e ieri stesso la società ha comunicato l'indisponibilità a prorogare oltre il fitto di azienda. Il giornale rientrerà nella disponibilità esclusiva della Edisud e con esso i 144 dipendenti tra giornalisti e poligrafici, "automaticamente retrocessi", si legge nella comunicazione ai lavoratori, senza soluzione di continuità, con effetto dal primo agosto, alla società Edisud in fallimento". Si dovrà adesso attendere che si concludano le procedure di votazione sui piani di concordato per Mediterranea presentati dalle società Ledi srl ed Ecologica spa, all'esito delle quali potranno riprendere le pubblicazioni con il nuovo editore. Nel frattempo saranno messi in cassa integrazione a zero ore tutti i lavoratori. "Noi siamo fiduciosi e siamo pronti a riprendere in qualsiasi momento il lavoro a servizio della Puglia e della Basilicata. Per questo vi salutiamo con un ‘arrivederci', certi che alla ripresa ci sarete tutti, come amanti fedeli che hanno saputo attendere. A presto", scrive il direttore nel numero in edicola.