Arriva l’okay dei medici: l’atleta italiana Daisy Osakue parteciperà agli Europei a Berlino
Daisy Osakue, l’atleta azzurra di origini nigeriane colpita a un occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa, potrà partecipare agli Europei di atletica, in programma da lunedì a Berlino.Lo ha detto l’agenzia di stampa Ansa. I fatti erano avvenuti a Moncalieri, in provincia di Torino, nella notte tra il 29 e il 30 luglio.
Dopo l’aggressione, che le aveva provocato una tumefazione a un occhio, la sua partecipazione alle gare di atletica era stata messa fortemente a rischio dopo il comunicato della Fidal e le dichiarazioni del presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Lei deve fare una dose massiccia di cortisone e malgrado ci sia la possibilità dell'esenzione la quantità è troppo elevata. Quello che è successo è un fatto estremamente grave". Secondo il responso trasmesso dal settore sanitario della Fidal, la discobola presentava "abrasione ed edema retinico importante all'occhio sinistro post traumatico, trattata dallo specialista con terapia antibiotica e corticosteroidea per via locale e sistemica". Ma fortunatamente la visita presso l'Istituto di Medicina dello Sport di Roma alla quale la Osakue si è sottoposta stamattina ha dato esito favorevole. Andrà a Berlino. Questo è il referto redatto dal prof. Antonio Spataro, Direttore Sanitario dell'IMSS:
Il controllo oculistico effettuato dall'atleta Daisy Osakue presso l'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, in data odierna ha documentato un miglioramento del quadrio clinico che consente la sospensione progressiva della terapia cortisonica e la partecipazione ai Campionati Europei di atletica a Berlino".
Daisy Osakue, classe '96, era stata aggredita lo scorso 30 luglio mentre tornava a casa: da una macchina in corsa, tre ragazzi le avevano lanciato delle uova, colpendola ad un occhio. Nella giornata di ieri, giovedì 2 agosto, i Carabinieri hanno identificato gli aggressori: tutti italiani, denunciati per lesioni e omissioni di soccorso. Il loro gesto sarebbe riconducibile a pura goliardia. "Non solo nessun razzismo, ma uno dei lanciatori è il figlio di un consigliere comunale del Pd", ha commentato su Fb il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.