Arriva la quattordicesima: quali lavoratori e pensionati la riceveranno e a quanto ammonta
La quattordicesima è in arrivo. Tra questa settimana ed entro la seconda di luglio lavoratori dipendenti (non tutti) e pensionati (solo una parte) riceveranno la mensilità aggiuntiva prevista da alcuni contratti nazionali. Una busta paga aggiuntiva che riguarda oltre 7,6 milioni di italiani. Per un importo medio che è di 1.263 euro per i lavoratori dipendenti e di 525 euro per i pensionati. E per una somma totale di circa 7 miliardi di euro. I dati, in vista dell’arrivo della mensilità aggiuntiva, vengono forniti da un’elaborazione realizzata dall’ufficio economico di Confesercenti, sulla base dei dati Istat e di un sondaggio condotto da Swg. E da queste previsioni emerge anche come verrà spesa la quattordicesima e come sia molto attesa anche dalle imprese che sperano in un rilancio dei consumi. Perché, secondo le previsioni, la quattordicesima potrebbe comportare una maggiore spesa per 2,3 miliardi, coinvolgendo soprattutto i settori del turismo e della moda.
La quattordicesima è una mensilità aggiuntiva che viene corrisposta ad alcuni lavoratori e ad alcuni pensionati, ma non a tutti. Per quanto riguarda i pensionati abbiamo già spiegato nel dettaglio chi riguarda e come funziona: in sintesi la riceveranno coloro i quali si siano ritirati dal lavoro e che siano nati prima del primo gennaio 1954 e con un reddito complessivo fino a due volte il trattamento minimo annuo, ovvero poco più di 13mila euro. Per quanto riguarda i lavoratori, invece, viene prevista da alcuni contratti collettivi nazionali e viene calcolata nello stesso modo in cui viene fatto con la tredicesima.
Come verrà spesa la quattordicesima
I dati forniti da Confesercenti tracciano un quadro delle modalità con cui gli italiani spenderanno (o metteranno da parte) i soldi provenienti dalla quattordicesima. Ben 3,5 miliardi saranno impiegati per le spese obbligate: 957 milioni di euro per mutui, 908 milioni per le spese riguardanti sanità e salute, 1,6 miliardi per i conti in sospeso, tra cui 691 milioni per finanziamenti e bollette scadute, 900 per saldare debiti con il Fisco, comprensivi quelli della rottamazione ter in corso.
Per i consumi verranno spesi 2,3 miliardi: a fare la parte del leone sono le spese per i viaggi, per cui verranno investiti 1,4 miliardi di euro. Una buona fetta, corrispondente a 531 milioni di euro circa, dovrebbe essere utilizzata per i saldi estivi, con l’acquisto di abbigliamento e accessori. Per altre spese si prevedono invece 372 milioni. La parte meno consistente sarà quella dei risparmi: verranno messi da parte solo 1,2 miliardi secondo le stime, sia in liquidità accantonata che in investimenti.
La Confesercenti fa il quadro della situazione spiegando: “L’effetto quattordicesima potrebbe essere una spinta importante in un 2019 difficile per i consumi, anche turistici: il meteo imprevedibile ha contenuto le spese e le presenze di vacanzieri, a maggio come anche a giugno, intaccando l'inizio della stagione. Ed il freddo persistente ha dato un colpo anche alle vendite di abbigliamento. La speranza è ora di invertire la tendenza, grazie al combinato disposto della quattordicesima e del ritorno del caldo. Purtroppo, però, l'effetto quattordicesima sui consumi è quest'anno particolarmente ridotto dal peso dei conti da saldare. Anche con il fisco, vista la coincidenza dell'arrivo della quattordicesima con la fase finale della rottamazione delle cartelle esattoriali. Ma è comunque un segnale della sofferenza delle famiglie, che emerge chiaramente dal sondaggio: il 38% ritiene di avere un reddito mensile appena sufficiente a coprire le spese, e c'è un 20% che non arriva a fine mese. Si rimandano le spese più importanti al momento della quattordicesima, quando avranno la liquidità necessaria per rimettersi a pari”.