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Arriva il prefisso unico commerciale: le chiamate dei call center saranno riconoscibili

Le commissioni Trasporti e Attività produttive hanno dato il via libera al ddl telemarketing che ora passa all’esame del Senato per l’approvazione definitiva. Con il provvedimento arriverà il prefisso unico per i call center: le chiamate a scopo commerciali saranno quindi subito riconoscibili potendo così decidere preventivamente se rispondere o meno.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’arrivo del prefisso unico per le telefonate ricevute dai call center si avvicina. Le commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera dei deputati hanno approvato in sede legislativa il ddl sul registro delle opposizioni che introduce un prefisso unico per le chiamate commerciali. Un provvedimento che segna una stretta sul telemarketing. Ora il testo dovrà proseguire il suo iter in Senato, dove con la terza lettura avrà il suo via libero definitivo. Con questo provvedimento, quindi, le chiamate ricevute dai call center diventeranno immediatamente riconoscibili per gli utenti che potranno decidere se rispondere o meno sapendo prima di avere a che fare, per esempio, con una telefonata a scopi commerciali.

Il provvedimento prevede anche la possibilità per i numeri mobili di iscriversi sul registro delle opposizioni. Il relatore del testo, Michele Mognato (Mdp), parla di un “risultato importante: abbiamo fatto un lavoro condiviso con tutti e lo dimostra il voto unanime. Ora mi auguro che il Senato lo approvi in via definitiva”. Mognato sostiene che si è “trovato il giusto equilibrio tra la difesa degli utenti/consumatori e il mondo del lavoro dei call center”.

A cosa serve il registro delle opposizioni

Con l’iscrizione al registro vengono “revocati tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo e a qualsiasi soggetto, che autorizzano il trattamento delle proprie numerazioni telefoniche fisse o mobili effettuato mediante operatore con l'impiego del telefono per fini di pubblicità o di vendita ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale ed è altresì precluso, per le medesime finalità, l'uso delle numerazioni telefoniche cedute a terzi dal titolare del trattamento sulla base dei consensi precedentemente rilasciati”. Le uniche eccezioni riguardano alcuni “specifici rapporti contrattuali in essere o cessati da non più di trenta giorni aventi ad oggetto la fornitura di beni o servizi per i quali è comunque assicurata la facoltà di revoca”.

Il prefisso unico

L’Autorità per le garanzie nella comunicazione dovrà individuare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, “due codici o prefissi specifici” che identificano e distinguono “in modo univoco le chiamate telefoniche finalizzate ad attività statistiche da quelle finalizzate al compimento di ricerche di mercato e ad attività di pubblicità, vendita e comunicazione commerciale”.

Gli operatori che svolgono attività di call center devono adeguare tutte le numerazioni telefoniche utilizzate, anche quelle delocalizzate, “facendo richiesta di assegnazione delle relative numerazioni entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”.

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