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Arrestato un medico per violenza sessuale: è stato denunciato dalla sua ex

Un medico è stato arrestato all’aeroporto di Roma Fiumicino: dovrà rispondere del reato di violenza sessuale aggravata e lesioni. Si è giunti all’arresto attraverso la testimonianza della vittima, dipendente dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela.
A cura di Susanna Picone
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Un medico è stato arresto all’aeroporto di Roma Fiumicino: dovrà rispondere del reato di violenza sessuale aggravata e lesioni. Si è giunti all’arresto attraverso la testimonianza della vittima, dipendente dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

Un medico 53enne di Gela è stato arrestato dalla Polizia di Frontiera all’aeroporto di Roma Fiumicino: contro di lui l’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni. L’uomo è stato fermato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Gela su richiesta del sostituto procuratore Elisa Calanducci. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso anche di cinque dosi di cocaina purissima. Si è giunti all’arresto grazie al racconto della sua presunta vittima, una dipendente dell'ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Lo scorso aprile la donna ha deciso di denunciare le molestie e le violenze sessuali che avrebbe subito tra marzo e aprile di quest'anno.

Il medico violento dopo la fine della loro relazione – La vittima ha raccontato di aver avuto una relazione sentimentale con il medico ma di averla interrotta perché lui era particolarmente violento. E in seguito alla rottura sarebbe iniziata una persecuzione nei suoi confronti. La donna ha detto che in due episodi il medico si sarebbe recato a casa sua con il chiaro intento di riallacciare i rapporti. E in quelle occasioni avrebbe costretto, con pugni e schiaffi, l’ex compagna ad avere rapporti sessuali. L’avrebbe minacciata anche di morte se non lo avesse fatto. Per le lesioni subite la vittima è stata anche ricoverata a Catania. E il medico avrebbe continuato con il proprio atteggiamento persecutorio anche dopo le violenze fisiche, attraverso telefonate e sms inviati alla vittima.

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