Arrestato presunto assassino del gioielliere ucciso a Roma, è un pregiudicato napoletano
Arrestato a Latina il presunto assassino di Giancarlo Nocchia, il gioielliere 70enne ucciso nel suo negozio, sito nel quartiere Prati di Roma. L'uomo è un pregiudicato napoletano di 32 anni ed aveva con sé due pistole, oltre ad un borsone con diversi gioielli. Su questi ultimi sono ancora in corso le opportune verifiche, che attesteranno se si tratta della refurtiva sottratta al Nocchia. Il 32enne sarebbe un tossicodipendente già noto alle forze dell'ordine ed è stato fermato dai Carabinieri su un treno nella zona di Latina, sul quale viaggiava in compagnia di un altro uomo.
L'annuncio è stato reso pubblico dal Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sul suo profilo Twitter:
Il negozio in cui era stato ritrovato il cadavere di Giancarlo Nocchia era totalmente in disordine e il suo corpo riverso a terra senza vita. Secondo le forze dell'ordine, il rapinatore l'avrebbe aggredito e picchiato violentemente alla testa, forse con un corpo contundente. L'autopsia stabilirà le reali cause del decesso, mentre il fratello di Nocchia si è apprestato a rilasciare delle brevi e contrite dichiarazioni alla stampa: "Una brutta rapina, mio cognato non aveva problemi con nessuno. Una brutta rapina, figlia di questa crisi, davanti a cui le forze politiche non riescono a far niente. Dovrebbero inasprire le pene perché è impossibile morire così, è impensabile, è assurdo".
Un caro amico di famiglia, di nome Giorgio, si è detto sconvolto dalla ferocia con la quale è stato aggredito il Nocchia: "Quando sono entrato nel suo negozio era sdraiato a terra dietro al bancone. Sono sconvolto, è stato ucciso come un animale. Ci conoscevamo da 30 anni. Giancarlo era un amico di mio padre e mi ha visto crescere".