Arrestato per droga tenta la carta Coronavirus, finge malore e tossisce: “Sono stato a Codogno”
TREVIGLIO (BERGAMO) – "Sono stato a Codogno" e via colpi di tosse e simulazioni di malori. Il tutto per evitare il carcere. Succede anche questo nel periodo Coronavirus che ha sconvolto la vita degli italiani, soprattutto al nord. Siamo a Treviglio (provincia di Bergamo), qui ieri i carabinieri hanno arrestato un italiano di 45 anni residente a Casirate d'Adda per possesso di sostanza stupefacente, poco roba in realtà, stiamo parlando di 12 grammi di marijuana e alcuni grammi di hashish. Fin qui niente di strano, un normale arresto per spaccio. Ma quando l'uomo è stato portato in caserma dai militari per il fotosegnalamento di rito, ecco che è cominciato lo show. Colpi di tosse, finti malori, e un reiterato "frame": "Sono stato a Codogno, sono stato a Codogno". Come dire: "ho il Coronavirus", sottotesto: non portatemi in carcere.
A questo punto, non potendo i carabinieri sapere se l'uomo stesse mentendo o se effettivamente stesse male in seguito a un eventuale contagio nell'area di Codogno, che dista meno di 50 km, hanno dovuto far partire il protocollo standard per questi casi. Così in caserma a Treviglio è dovuta arrivare in tutta fretta un'ambulanza con il personale medico che ha prelevato il 45enne e l'ha portato all'ospedale di Treviglio. Qui però l'uomo è stato messo alle strette e, oltre ad ammettere che non stesse male, ha dovuto anche dire che a Codogno c'era sì stato, ma oltre due settimane fa, quando l'emergenza non era ancora scoppiata.
Il personale sanitario ha così affidato nuovamente l'uomo ai carabinieri che hanno così concluso l'arresto.