Arrestato Paolo Bellini, era stato condannato all’ergastolo per la strage di Bologna
È stato arrestato Paolo Bellini, 69 anni, ex Avanguardia nazionale. Come conferma uno dei suoi avvocati, l'arresto sarebbe avvenuto su ordinanza della corte d'assise d'appello di Bologna.
Paolo Bellini nell’aprile dello scorso anno era stato condannato all’ergastolo con un anno di isolamento diurno, al termine del processo di primo grado, dalla corte d'assise di Bologna come uno degli esecutori materiali della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. La bomba esplosa in stazione provocò 85 morti e 200 feriti. Per l’accusa Bellini era il quinto attentatore, in concorso con i Nar condannati in definitiva, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini e, in primo grado, Gilberto Cavallini.
"Sia consentito affermare – per quanto si tratti di una notazione non giuridica e che attiene invece a una valutazione di comune buon senso – che gli elementi di prova ravvisabili a carico di Paolo Bellini si palesano, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, come di gran lunga maggiori e più incisivi rispetto a quelli ravvisati a carico di altri soggetti che sono stati condannati per lo stesso fatto": uno dei passaggi delle motivazioni della sentenza di condanna all'ergastolo dell'ex Avanguardia Nazionale. Le motivazioni della sentenza sono state pubblicate lo scorso aprile.
Per i giudici "si deve ritenere raggiunta la prova che Paolo Bellini fece parte del commando che eseguì materialmente la strage del 2 agosto 1980, con mansioni esecutive e di raccordo con gli altri concorrenti".
Bellini minacciò l'ex moglie e il figlio del giudice
Bellini, a quanto si apprende, sarebbe stato arrestato perché aveva intenzione di commettere altri reati. Ci sono riferimenti a minacce nei confronti della ex moglie, teste fondamentale per la sua condanna in primo grado. Inoltre, tra i motivi che hanno portato all'arresto di Bellini, ci sarebbero minacce anche al figlio del giudice Francesco Maria Caruso, presidente della Corte d'Assise di Bologna. Intercettato nell'ambito di un processo a Caltanissetta Bellini avrebbe pronunciato dei riferimenti minacciosi verso il figlio del magistrato di cui si era informato della professione e del paese in cui la esercita.