Arrestato il boss Rocco Morabito, secondo tra i ricercati più pericolosi dopo Messina Denaro
Colpo alla ‘ndrangheta, arrestato il superlatitante Rocco Morabito, boss della malavita calabrese nella lista dei dieci criminali più ricercati al mondo secondo tra i ricercati più pericolosi d'Italia, dietro solo al padrino di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Rocco Morabito è stato arrestato nelle scorse ore in Brasile al termine di un complessa operazione di polizia che ha visto l'azione congiunta di polizia di stato, carabinieri e polizia federale brasiliana con il coordinamento internazionale dell'Interpol e la collaborazione di Dea, Fbi e dipartimento di giustizia statunitense. Nato il 13 ottobre 1966 a Africo, in provincia di Reggio Calabia, Rocco Morabito era ricercato in Italia dal 1994 dopo la condanna definitiva e dall'anno successo in tutto il mondo con un mandato di cattura internazionale.
Era stato già fermato una prima volta in sud America nel 2017, in Uruguay, ma due anni dopo, nel 2019, era riuscito a evadere dal carcere dove si trovava in attesa di estradizione e far perdere le sue tracce. Un'evasione studiata nei minimi dettagli, grazie a un tunnel ma anche alla corruzione degli agenti de in servizio dentro la struttura carceraria di Montevideo poi finiti a processo. Rocco Morabito del resto si muoveva molto bene in Sud America dove aveva molti appoggi, non a caso è considerato il re del traffico di cocaina verso l'Italia già negli anni ‘90.
Da tempo gli inquirenti sospettavano si fosse spostano in Brasile dove si sono concentrate le ricerche che infine lo hanno individuato. Rocco Morabito è stato catturato in un'abitazione di Joao Pessoa, capitale dello stato brasiliano di Paraiba. Secondo le prime informazioni, i carabinieri del Ros l'hanno catturato insieme a un altro latitante, Vincenzo Pasquino, suo fedelissimo. Dalle prime immagini diffuse Morabito appare molto più appesantito rispetto all'ultima cattura. Nel nostro Paese il superlatitante deve scontare una pena definitiva a 30 anni di reclusione con le accuse di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed altri gravi reati.