Arrestato comandante carabinieri di Cassano delle Murge, sottrae refurtiva e depista indagini
Arrestato il comandante dei carabinieri della stazione di Cassano delle Murge, nella città metropolitana di Bari, su ordine della magistratura, con le accuse di essersi intascato parte della refurtiva di un colpo e di aver poi depistato le indagini a suo carico. Per il maresciallo 56enne è scattata una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip del tribunale di Bari Paola Angela De Santis ed eseguita dagli stessi carabinieri del Comando provinciale di Bari. Deve rispondere ora dei reati di peculato, omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale e depistaggio.
Secondo l’accusa, i suoi uomini aveva scoperto il bottino di un furto avvenuto tra le province di Bari e Taranto ma invece di restituire tutto ai legittimi proprietari avrebbe deciso di tenere per sé parte della refurtiva cercando poi anche di sviare le indagini quando ha capito che i colleghi stavano indagando sull’accaduto. I fatti contestati al sottufficiale dell’arma risalgono a episodi avvenuti tra il 2018 e il 2019. In quel periodo i carabinieri della stazione di Cassano delle Murge ritrovarono otto mezzi provento di furto. Durante la successiva riconsegna ai proprietari di cui erano stai incaricati il maresciallo si sarebbe impossessato di una cisterna che faceva parte della refurtiva, consegnandola poi a un suo conoscente, gestore di un agriturismo.
Quando venne a conoscenza dell’indagine sulla mancata restituzione, nel dicembre 2019, il maresciallo avrebbe cercato di sviare le indagini spostando la cisterna in un deposito e attivandosi per farla ritrovare. Secondo l’accusa, lo scopo era quello di far sembrare la mancata riconsegna al proprietario come una mera svista. Le indagini coordinate dalla pm Chiara Giordano hanno portato infine all’arresto del carabiniere.