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Guerra in Ucraina

Arrestato Alessandro Bertolini: foreign fighter, avrebbe combattuto in Ucraina con i filorussi

È stato arrestato dai carabinieri del Ros, appena rientrato in Italia, Alessandro Bertolini, foreign fighter 29enne di Rovereto che negli ultimi anni avrebbe combattuto su compenso insieme alle milizie filorusse in Donbass, in Ucraina. Interrogato, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A cura di Ida Artiaco
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Screen da Nemo (Rai 2).
Screen da Nemo (Rai 2).
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È stato arrestato dopo essere atterrato all'aeroporto di Milano Malpensa Alessandro Bertolini, foreign fighter 29enne di Rovereto che negli ultimi anni avrebbe combattuto su compenso insieme alle milizie filorusse in Donbass, regione dell'Ucraina orientale.

Ieri è stato fermato dai carabinieri del Ros appena rientrato in Italia: sapeva di essere indagato dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova. Il 29enne è stato interrogato ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ora si trova in carcere a Busto Arsizio (Varese), mentre il suo procedimento verrà seguito dal Tribunale di Genova. L’udienza preliminare è fissata per il prossimo settembre.

"Bisogna verificare la sua posizione di foreign fighter in un contesto di guerra, – ha spiegato il suo avvocato difensore, Massimiliano Luigi Scilla:  -, al momento il tipo di reato è caratterizzato da alcune informazioni che non abbiamo. L'accusa per lui è di aver partecipato ad azioni violente e di guerra tese al sovvertimento dell'ordine democratico della repubblica del Donbass dal 2016 ad oggi – e di aver reclutato altri soggetti in posizione a lui subordinata. Ora dobbiamo verificare i suoi rapporti con le milizie russe e filo russe e capire se il suo rapporto era informale o formale, questo cambierebbe il quadro e consentirebbe una difesa".

Comparso in un reportage di Nemo, programma di Rai2, Alessandro Bertolini aveva raccontato di "aver sempre sognato di fare il soldato, fin da piccolo, e di non aver avuto alcuna possibilità, in Italia", non nascondendo neppure le sue simpatie verso l'estrema destra. Secondo quanto ricostruito i militari del Ros di Genova, dal 2016 avrebbe combattuto su compenso delle milizie russe in Donbass. Avrebbe partecipato"ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrità territoriale del governo ucraino, Stato estero di cui non era cittadino né stabilmente residente, senza far parte delle forze armate di alcuna delle parti in conflitto".

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