Arrestato a Cagliari 18enne neonazista: progettava attentato con ordigno artigianale contro la Caritas
Stava organizzando un attentato alla sede della Caritas di via Fra Ignazio, a Cagliari, ed era pronto a compiere altre azioni violente contro sedi istituzionali come la Questura, il ragazzo cagliaritano di 18 anni che è stato arrestato oggi, venerdì 6 settembre, durante una vasta operazione organizzata dalle Digos di Cagliari, Milano e Vicenza.
Ora dovrà rispondere di arruolamento con finalità di terrorismo commesso per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, ovvero al fine di agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.
E anche di tentata estorsione e tentata rapina aggravata, violenza sessuale aggravata nei confronti di minore, realizzazione, produzione e detenzione di materiale pedo-pornografico.
Il giovane nel corso dell'ultimo anno è stato tenuto sotto osservazione 24 ore su 24 dagli agenti ed è emerso "un potenziale pericoloso di tutto rispetto", come ha sottolineato la questora di Cagliari Rosanna Lavezzaro, in occasione della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell'operazione.
Il 18enne era affiliato al gruppo Aast, neonazista e filorusso attivo su Telegram, e "stava cercando di aumentare il suo prestigio all'interno con l'obiettivo di ‘scalare posizioni' di vertice", ha spiegato il dirigente della Digos di Cagliari Antonio Nicolli, che ha diretto l'indagine coordinata dal responsabile della sezione Antiterrorismo Fabio Formato.
Il progetto dell'attentato alla Caritas per colpire gli immigrati
Per questo si stava sottoponendo a vari test attitudinali per dimostrare di essere pronto ad aderire agli ideali del gruppo. Tra questi ci sarebbe stata anche il progetto di realizzare un attentato alla Caritas per colpire gli immigrati in coda per la cena di Capodanno.
Il giovane voleva posizionare un ordigno artigianale, ma è stato fermato dalla polizia in centro prima che potesse agire: in auto aveva alcuni botti di natale che avrebbe usato per confezionare in casa la bomba.
I precedenti del 18enne arrestato dalla Digos
Il 18enne si era reso protagonista in passato di altri episodi di violenza a sfondo razzista: era stato ripreso mentre minacciava con un coltello uno straniero a bordo di un bus, obbligandolo a scendere dal mezzo e insultandolo con frasi razziste.
Il giovane è stato definito dagli investigatori come un lupo solitario. Trascorreva le giornate andando a scuola, in palestra e poi trascorreva il resto della giornata su Internet. Guardava costantemente video di torture sugli animali, di mutilazioni o di esecuzioni, anche dell'Isis.
"Si nutriva di terrore", ha sottolineato ancora Nicolli. Ed era anche alla costante ricerca di armi sia da taglio che da fuoco. I familiari del ragazzo, padre, madre e fratelli, però, sospettavano nulla di tutto ciò. E questa mattina, quando i poliziotti hanno bussato alla loro porta per la perquisizione, sono rimasti increduli.