Arrestati i “ladri di merendine” che da mesi svaligiavano gli ospedali del reggiano
Da tempo ormai si introducevano furtivamente negli ospedali e rubavano l'incasso dai distributori di alimenti installati in vari nosocomi della provincia di Reggio Emilia. Veri e propri furti seriali, che hanno prodotto danni economici per svariate migliaia di euro e che continuavano ad avvenire senza che né il personale né gli inquirenti riuscissero a braccare i ladri e a porre fine alle ruberie, nonostante disponessero delle riprese girate dai sistemi di videosorveglianza installati in tutti gli ospedali oggetto dei continuati tentativi di taccheggio. I volti ripresi dalle telecamere, analizzati e passati ai raggi x dai carabinieri titolari del caso, non erano identificabili, molto probabilmente appartenevano a personaggi che nulla avevano a che fare con la zona battuta, il che ha complicato e allungato le indagini.
Le immagini sono state quindi comparate con quelle contenute nella banca dati per reati specifici, una mossa che ha portato alla svolta delle indagini e al definitivo arresto dei presunti ladri: padre e figlio di origine mantovana, di 59 e 30 anni, e un loro amico 25enne residente a Novi di Modena, trio che nel recente passato era finito nei guai per una serie di analoghi furti all'interno dell'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. I tre, come documentato dai filmati estratti dai carabinieri, agivano in coppia scambiandosi i ruoli: arrivavano sul luogo in bicicletta e una volta entrati nel nosocomio da colpire si recavano nell'area break attendendo il momento giusto per agire. Mentre uno faceva il palo, l'altro forzava i distributori impossessandosi dell'incasso. La serialità dei furti compiuti negli altri nosocomi colpiti e l'analisi delle immagini dei volti dei tre complici hanno quindi indotto i carabinieri di Correggio ad arrestarli, con l'accusa di furto aggravato e continuato.