Arquata del Tronto, nelle zone del terremoto riapre la scuola: “Docenti nelle tende”
“La nostra priorità è quella di riaprire le scuole nel comune anche per assicurare l'integrità di questa comunità”: è quanto aveva detto il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, dopo il devastante terremoto del 24 agosto che ha colpito il Centro Italia e in effetti, nella valle del Tronto, i prof sono già pronti a ricominciare con i loro alunni. Centinaia di studenti sono rimasti senza aule a causa del sisma, ma sono pronti a ritrovarsi nelle tende. “Ad Arquata ho già individuato dove, adesso decidiamo dove anche per Acquasanta – ha detto al Corriere della Sera la responsabile del comprensorio scolastico di Acquasanta, Patrizia Palanca -. Abbiamo mandato mail, è partito il tam tam tra funzionari e rappresentanti di classe, e su 65 maestri e professori cinquanta mi hanno detto subito di sì”.
La ricostruzione riparte dalla scuola – La ex insegnante e ora dirigente scolastica del comprensorio di Acquasanta lavora senza sosta per i ragazzi: lei stessa ha la casa inagibile, dorme dove e come può, conserva le cose che ha salvato nella Fiat grigia con cui si sposta nei Comuni del suo distretto ascolano per tentare di riorganizzare e anche rassicurare genitori e figli. Le mamme, ricostruisce il Corriere, le hanno detto che le vite dei figli “devono tornare a essere regolate dalla campanella d’entrata e uscita, non dalle scosse della terra”.
Il lavoro nelle tende – “Nelle tende faremo più che altro come al doposcuola, aiuteremo a finire i compiti ancora rimasti delle vacanze; e oltre agli insegnanti ci saranno gli psicologi: un sostegno”, ha spiegato parlando appunto della riapertura delle scuole nella provincia di Ascoli devastata dal terremoto. Un terremoto che ha causato la morte di molte persone, anche suoi ex alunni, che lei conosceva: “Qui anche i sopravvissuti si portano dentro la morte”.