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Arezzo, ragazzo cieco massacrato di botte: era intervenuto in difesa di un amico

Nella serata di venerdì 3 settembre, un sedicenne è stato aggredito da due bulli suoi coetanei, nel centro di Arezzo. Calci, pugni e un dente rotto è il bollettino portato a casa dal ragazzo, intervenuto per difendere un amico in difficoltà. I testimoni chiedevano di lasciare stare il giovane non vedente, l’aggressore: “Me ne frego”.
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Ad Arezzo un ragazzo di sedici anni, non vedente, è stato aggredito la notte di venerdì 3 settembre da due bulli, mentre cercava di difendere un suo coetaneo a cui era toccata la stessa sorte poco prima. I due dopo la fuga sono stati identificati dalla Polizia di Stato che ha perquisito l’abitazione, sequestrando a entrambi i cellulari.

L'aggressione dei bulli ad Arezzo

Poteva essere una tranquilla serata tra amici quella che, al contrario, si è conclusa bruscamente a mezzanotte di venerdì scorso. Un sedicenne si trovava insieme ad altri suoi amici nei pressi del parcheggio “Petri”, zona del centro aretino, molto frequentata dai giovani durante il fine settimana. È stato avvicinato da una coppia di coetanei che, hanno iniziato a strattonarlo ed a frugare all’interno del suo zaino, alla ricerca di sigarette. “Lasciatemi in pace, andate via” – ha protestato il proprietario dello zaino – ma i bulli hanno continuato ad aggredirlo.

Il ragazzo cieco: "Giù le mani dal mio amico"

Colpito dalla richiesta di aiuto dell’amico, un giovane sedicenne è intervenuto, chiedendo ai due aggressori di fermarsi: “Giù le mani dal mio amico” – ha urlato. I bulli, pur essendo consapevoli che quella richiesta provenisse da un ragazzo cieco, si sono scagliati su di lui sferrando calci sulle gambe e pugni in faccia, fino a rompergli un dente. La vittima ha cercato di difendersi, parando il volto con le braccia, poi si è accasciato a terra, stremato. Subito dopo è stato trasportato all’Ospedale San Donato di Arezzo, dove ha ricevuto il soccorso necessario.

Le testimonianze dell'aggressione sul ragazzo cieco

Chi ha assistito alla scena racconta momenti di forte tensione. Una violenza inaudita e senza ritegno. Una lotta impari tra due bulli in cerca di risse e un giovane, cieco dalla nascita, che voleva difendere un amico in difficoltà. I testimoni dicono di essere intervenuti cercando di fermare i due sedicenni, ricevendo in cambio da uno dei due, la risposta: “Me ne frego”. Poi la telefonata alla Polizia e la fuga prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Il ritrovamento dei due bulli

Immediatamente sono intervenute le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Gli agenti hanno interrogato i testimoni e raccolto informazioni utili ad identificare i due scappati via. La fuga, quindi, è durata poco. Ieri mattina, infatti, gli agenti della Squadra mobile della questura di Arezzo, coordinati dal Procuratore della Repubblica, presso il tribunale per i minori di Firenze, Antonio Sangermano, si sono presentati a casa dei due aggressori e dopo aver perquisito entrambe le abitazioni, hanno sequestrato a entrambi i cellulari. Il timore è che con questi apparecchi abbiano potuto realizzare dei video dell’aggressione. I due minorenni dovranno rispondere di lesioni personali aggravate.

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