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Arezzo, le ossa ritrovate nel cimitero non sono di Guerrina Piscaglia

Le analisi dei Ris condotte avrebbero stabilito che le ossa rinvenute al cimitero di San Gianni, a Sestino, appartiene ad un uomo e non alla donna scomparsa il 1° maggio 2014.
A cura di B. C.
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I resti umani recuperati al cimitero di San Gianni nel comune di Sestino, nell'Aretino, non sono quelli di Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa quasi un anno fa a Ca Raffaello. Le analisi del Ris, condotte a tempo di record sulle ossa, non lasciano spazio a dubbi: come riporta Il Secolo XIX, il cromosoma individuato ed estratto dai resti dello scheletro appartiene senza ombra di dubbio ad un uomo di cui al momento non si conosce l'identità. Le ossa rinvenute nella cappella erano state in un primo momento giudicate compatibili con la donna sparita misteriosamente in provincia di Arezzo. Per estrarre il dna dai resti ci vorrà ancora tempo ma di sicuro non si tratta di Guerrina Piscaglia. Le indagini, portate avanti dalla procura di Arezzo, devono a questo punto ripartire da una angosciante certezza: il corpo della donna scomparsa il primo maggio del 2014 non si trova ancora e dunque resta viva anche la possibilità che la 50enne non sia stata uccisa. Per la scomparsa della donna rimangono indagati Padre Gratien Alabi e il marito Mirko Alessandrini seppur in posizioni diverse. Inoltre il prossimo 25 aprile scade il divieto di espatrio per il religioso congolese con cui la donna avrebbe avuto una relazione.

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