Arezzo, Jacopo morto a 8 anni precipitando dal terzo piano: “Tra le ipotesi un gioco finito male”
Un gioco virtuale finito male sarebbe tra le ipotesi sulla morte di Jacopo Bacis, figlio dell'ex calciatore di Genova e Fiorentina, Michele, precipitato sabato sera dal terzo piano della sua abitazione nel centro storico di Arezzo. Una vera e propria tragedia, con il piccolo deceduto poco dopo l'arrivo in ospedale: l'impatto con il suolo è stato talmente violento che le fratture riportate gli sono risultate fatali. Stando alle prime indiscrezioni disponibili, riportate dalla stampa locale, il bimbo era solo nella sua cameretta, dalla cui finestra è caduto nel vuoto, per cui quello che sia successo si può solo immaginare. Dal punto di vista giudiziario il caso è chiuso, essendosi trattato di un incidente, senza la responsabilità di terzi. Questa mattina il Pm Roberto Rossi firmerà la restituzione della piccola salma alla famiglia dopo un semplice esame esterno e domattina alle 11 sono in programma i funerali del piccolo in Duomo.
Probabilmente Jacopo stava giocando con un videogioco nel quale realtà virtuale e realtà fisica si mescolano. Nella sua stanza è stato ritrovato un tablet, per cui si pensa che fosse intento a divertirsi con un gioco virutale, che potrebbe averlo confuso fino a fargli scavalcare la finestra. Ma il condizionale è d'obbligo. Nelle altre stanze dell’appartamento c’erano il padre Michele, ex difensore di calcio, la madre Cristiana e il fratellino di 12 anni. Nessuno si è accorto di niente fino a quando non hanno sentito un tonfo e affacciandosi si sono ritrovati la straziante scena davanti agli occhi. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia del piccolo. Commovente quello di Enzo Bertocci, maestro di karate del bimbo: "Caro Jacopo, ti ho cercato ieri sera lassù, fra una stella e l’altra. E a un certo punto mi è sembrato di vederti: un puntino vestito di bianco, figuretta leggera e piena di energia. Ieri parlavo di te e mi è venuto in mente Peter Pan. Forse non te l’ho mai detto. Ma ci assomigli molto. E allora ho capito. Ho capito tutto: hai raggiunto l’isola che non c’è, quel meraviglioso luogo dove solo i bambini possono andare e dove a noi grandi è proibito entrare".
Anche il Genoa Calcio ha twittato il proprio dolore: "Ci stringiamo con tutto il nostro affetto a Michele #Bacis, ex difensore rossoblù e alla sua famiglia". Il papà di Jacopo, Michele, dopo essere cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta, ha infatti indossato nel corso della sua carriera agonistica le maglie di Triestina, Fiorentina in Serie B (stagione 2003-2004) e del Genoa in Serie C (2005-2006). Ha concluso la sua carriera con i colori dell'Arezzo nel 2010, dove ha intrapreso da subito la carriera di allenatore. Nel 2011-12 ha guidato la prima squadra arrivando secondo al termine del campionato di Serie D.