Arezzo: il vigilante scappato con 50 kg dʼoro si costituisce, ma i lingotti sono spariti

Dopo giorni di inutili ricerche da parte delle forze dell'ordine, si è concluso con un consegna spontanea ai carabinieri il mistero del vigilante sparito una settimana fa ad Arezzo insieme al furgone che guidava contenente circa 50 chili d'oro per un valore complessivo di oltre quattro milioni di euro. L'uomo, il 60enne Antonio Di Stazio, si è presentato questa mattina accompagnato dal suo legale, l'avvocato Marco Treggi, alla caserma dei carabinieri di Lucca che hanno già allertato i pm. Insieme a lui però non c'erano i lingotti d'oro che a questo punto sembrano volatilizzati. In base alle prime informazioni, infatti, De Strazio per il momento si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere non rivelando dove si trova l'oro.
L'uomo era ricercato ormai dall'11 luglio scorso cioè da quando alla guida del furgone della società per cui lavorava come guardia giurata, la Securpol di Arezzo, si erano perse le sue tracce. Insieme a lui era sparito tutto l'oro raccolto quella mattina nel giro tra le ditte orafe di Civitella in Valdichiana e destinato alla fusione. L'uomo era sparito improvvisamente lasciando a piedi anche il collega. Il furgone con cui si era allontanato era stato ritrovato poco dopo non lontano, ma senza l'oro all'interno. Al momento l'uomo risulta indagato per appropriazione indebita. A questo punto però il 60enne dovrà dare molte spiegazioni su quanto accaduto. "È una fase delicata e non posso dire nulla. Il mio cliente si è presentato per chiarire la sua posizione" ha spiegato l'avvocato