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Covid 19

Arezzo, genitore contrario al vaccino covid, 16enne lo porta in tribunale e vince: vaccinato

Il 16enne  non era riuscito ad ottenere la firma sul consenso informato di entrambi i genitori, fondamentale per procedere, e così aveva deciso di agire per vie legali. Il giudice ora ha accolto il suo ricorso chiedendo che il personale dell’hub vaccinale acquisisca sia il suo consenso che quello del genitore favorevole e poi proceda alla vaccinazione.
A cura di Antonio Palma
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Il genitore si era opposto alla sua vaccinazione anti covid e così lui  lo aveva trascinato in tribunale, ora il ragazzo toscano di 16 anni può finalmente ricevere la sua dose visto che il giudice gli ha dato ragione disponendo per lui il vaccino in via d'urgenza. Il caso arriva da Arezzo e vede come protagonista un adolescente di 16 anni che si era ritrovato davanti all'impossibilità di vaccinarsi perché uno dei due genitori non voleva. Il giudice ora ha accolto il suo ricorso chiedendo che il personale dell’hub vaccinale acquisisca sia il suo consenso che quello del genitore favorevole e poi proceda alla vaccinazione.

“Si tratta di una sentenza clamorosa, in pratica una sentenza penale in ambito civile su questioni che riguardano i vaccini” ha commentato il legale che ha rappresentato il ragazzino, l'avvocato Gianni Baldini, presidente dell’associazione avvocati matrimonialisti della Toscana. “Solitamente il giudice, se accoglie il ricorso, chiede al ricorrente che notifichi ricorso alla controparte, fissa l'udienza, la fa e poi decide. In questo caso invece ha emesso una sorta di misura cautelare, ha disposto la necessità e urgenza di fare il vaccino senza fare l’udienza. Una cosa che non si era mai vista in ambito civile” precisa sempre Baldini.

Il ricordo dell'adolescente contro la decisione del genitore, con l'appoggio dell'altro genitore, era arrivato nel giugno scorso attraverso l'Associazione avvocati matrimonialisti della Toscana che ha una convenzione con il ministero dell'Istruzione, attraverso la scuola che frequenta il ragazzo. Il 16enne  non era riuscito ad ottenere la firma sul consenso informato di entrambi i genitori, fondamentale per procedere, e così aveva deciso di agire per vie legali. "Non ci sono alternative. Se voglio tornare a uscire, divertirmi, viaggiare, ma anche semplicemente frequentare i miei amici in sicurezza, devo vaccinarmi" aveva spiegato il 16enne che è solo uno dei casi di contrato tra genitori e figli sui vaccini. "Con l'estensione anche ai minorenni della facoltà di vaccinarsi contro il Covid – spiega il presidente Gianni Baldini, – si stanno moltiplicando i contenziosi tra genitori e figli sulla vaccinazione".

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