Arezzo, chiama l’ambulanza ma non fa in tempo a uscire di casa: giovane partorisce sul pianerottolo
Ha chiamato una ambulanza, consapevole che ormai il suo bimbo stava per venire al mondo, ma il personale della Misericordia di Arezzo non ha fatto il tempo a caricare la partoriente sul mezzo che il piccolo è venuto al mondo.
Il bambino è nato a casa, sul pianerottolo al quinto piano di un palazzo nel centro di Arezzo, prima ancora che la sua mamma potesse salire a bordo dell’ambulanza. È quanto accaduto a una giovane donna di Arezzo.
Fortunatamente, anche se tutto è stato molto veloce, mamma e figlio stanno bene. A raccontare l’episodio, che ha emozionato tutti, è stato il personale della Misericordia di Arezzo, intervenuto sul posto insieme a una dottoressa.
Era stata la giovane mamma a chiamare l’ambulanza, sapeva di essere ormai prossima al parto. Ma il personale della Misericordia ha appunto raccontato che, arrivati lì, la donna era a letto e non ha fatto in tempo a raggiungere l’ascensore per poi salire sull'ambulanza dal momento che già sul pianerettolo di casa la testa del bambino era fuori.
A quel punto la giovane donna è stata sostenuta da un infermiere che ha attuato le manovre per il parto insieme alla dottoressa, nel frattempo una studentessa volontaria della Misericordia ha tenuto la mano alla partoriente, aiutandola anche psicologicamente durante le contrazioni.
A quel punto, è stato l'autista dell'ambulanza a prendere il neonato in braccio, mentre la dottoressa gli tagliava il cordone ombelicale. Insomma, tutti hanno contribuito e tutto è andato per il meglio.
Dopo il parto sul pianerottolo, mamma e figlio sono stati portati in ospedale per i controlli del caso, ma entrambi stanno bene. L'equipe è stata elogiata dal Governatore della Misericordia di Arezzo Pierluigi Rossi: "Hanno effettuato le manovre in maniera corretta, sono molto soddisfatto", ha detto.