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Arcuri: “App fase 2 è volontaria e anonima, ci aspettiamo la usino 7 italiani su 10”

L’app per monitorare i contatti degli italiani durante la fase due potrebbe presto essere in campo. Nel frattempo il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, assicura che l’app sarà gratuita e verrà utilizzata solo su base volontaria. L’aspettativa, però, è che quella che almeno sette italiani su dieci la usino.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’app per il tracciamento dei cittadini che verrà utilizzata nella fase due dell’emergenza Coronavirus sarà gratuita e la sua installazione avverrà solo su base volontaria. Ad assicurarlo è il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri, spiegando che l'app Immuni non verrà utilizzata per alcun motivo “diverso rispetto a quella per cui presto sarà implementata”. I dati, spiega ancora Arcuri, verranno raccolti in un server pubblico e “saranno criptati”, quindi “non c’è nessuna preoccupazione”. L’app, assicura ancora il commissario, “garantirà completamente l’anonimato”.

App per fase due, utilizzo su base volontaria

L’applicazione utilizzerà il bluetoothe non la geolocalizzazione perché questo prevedono le norme sulla privacy”, prosegue ancora Arcuri in conferenza stampa. Tornando sul suo impiego da parte dei cittadini, aggiunge: “Nessuno sarà obbligato a installarla, ma ovviamente ci aspettiamo che un numero molto alto di cittadini collabori. Gli esperti che hanno contribuito a supportare questo processo ci dicono che almeno il 75% della popolazione dovrebbe installarla”. L’app potrebbe essere a regime a breve: “È stata avviata la fase dei test, faremo una sperimentazione in alcune aree del Paese e in tempi ravvicinati sarà messa in campo”.

Fissare prezzo massimo di vendita per mascherine

Arcuri parla anche dei dispositivi forniti finora alle Regioni: “Nell’ultima settimana abbiamo consegnato alle Regioni 25 milioni e mezzo di mascherine, 3,6 milioni al giorno. Le Regioni hanno uno stock di 39,1 milioni di mascherine nei loro magazzini. Da inizio emergenza sono state distribuite 109 milioni di mascherine”. I ventilatori polmonari distribuiti, invece, sono stati 3.720, “nell’ultima settimana ne sono stati installati 992”. Ancora, il commissario spiega che sono stati distribuiti in quest’ultimo periodo 280mila tamponi ogni giorno e “le Regioni hanno iniziato a utilizzarne di più”. Per quanto riguarda i test sierologici, Arcuri sottolinea che dovranno avere 8 requisiti e avranno marchio Cee. Inoltre, la loro distribuzione avverrà sull’intero territorio nazionale.

I test dovrebbero avere un prezzo simbolico, secondo Arcuri. Diverso il discorso per le mascherine, su cui non sono mancate le speculazioni: “Abbiamo due strategie: mettere sul mercato il più ampio numero di mascherine gratis e, prestissimo, fissare un prezzo massimo di vendita”.

Il parere di Arcuri sulla fase due

Arcuri parla anche della fase due, spiegando che non spetta a lui trovare le risposte e stabilire “quando si potranno avere i primi alleggerimenti delle misure” restrittive. L’importante è farsi “trovare pronti in qualsiasi momento il governo decida che questa fase due debba avere inizio. E sono certo che lo saremo”. Poi conclude: “Dobbiamo continuare ad agire con la cautela e la prudenza di questi mesi, capire che è clamorosamente sbagliato comunicare un conflitto tra salute e ripresa economica. Senza la salute e la sicurezza la ripresa economica durerebbe come un battito di ciglia. Bisogna continuare a tenere in equilibrio questi due aspetti, Alleggerire progressivamente le misure di contenimento, garantendo sicurezza e salute di un numero massimo di cittadini possibile. No a improvvisazioni ed estemporaneità”.

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