Arcicaccia, i politici animalisti cercano consensi per la propria immagine

Le associazioni dei cacciatori, a pochi giorni dall'inizio della stagione venatoria, si oppongono alla proposta degli animalisti che hanno chiesto di prorogare l'apertura della stessa stagione venatoria a causa della siccità che ha colpito diversi territori italiani. "Chiediamo il rispetto dei nostri diritti, vogliamo solo dedicarci alla nostra passione, la caccia, nel rispetto di tutti". L'ondata di caldo ha danneggiato non poco la fauna delle varie zone dello Stivale ma, ciononostante, i cacciatori non vogliono rinunciare alla propria attività. Montano, come si poteva immaginare, le critiche e le polemiche da parte delle associazioni animaliste, che di caccia non vogliono sentir nemmeno parlare.

Ogni hanno scoppia la bufera intorno alla stagione della caccia: Osvaldo Veneziano, presidente di Arcicaccia, ha affermato che "Al via la prima parte della stagione della caccia e come ogni anno ci sono polemiche da parte delle associazioni animaliste, ma la caccia c'è e si pratica in tutto il mondo". Il presidente aggiunge, inoltre, che "In Italia c'è una buona legge, che prevede ad esempio regole per la caccia sicura e per salvaguardare alcuni tipi di specie". "Quanto al problema della siccità -continua Veneziano – e quindi delle moratorie richieste dagli animalisti, si tratta di ragionamenti pregiudiziali sbagliati, perchè bisogna riconoscere come le situazioni siano diverse a seconda dei territori. Inoltre, le condizioni climatiche stanno cambiando con l'arrivo oramai imminente delle piogge. C'è un ragionamento ideologico strumentale, vari politici cercano evidentemente di migliorare la propria immagine e soprattutto in questa fase c'è una sorta di caccia al voto".